
Grosseto, 12 agosto 2023 – L’inizio della scuola, in provincia di Grosseto, ma anche in tutto il resto d’Italia inizierà con una serie di problemi. Diventati ormai "strutturali": con un precariato diffuso e con una mancanza "grave" di personale amministrativo che rischia di far saltare il banco. "Ci manca qualche docente – inizia Francesca Dini dirigente scolastico dell’Istituto Fossombroni – ma lo scorso anno ho avuto un grosso inserimento, circa 10 insegnanti e quindi il ricambio c’è stato. Cerchiamo stabilità da anni ma questa rimane un’utopia".
Il vero problema rimane quello degli amministrativi. "Ci sono sette scuole in Maremma che ne sono sprovvisti – chiude Dini – e anche io devo fare i conti con la riforma che dà la possibilità ai bidelli di trasformarsi in impiegati senza una formazione specifica. Non ci si improvvisa per un lavoro difficile e delicato del genere. A volte anche io stessa, lo scorso anno, ho dovuto fare la segretaria. Speriamo che non accada più".
Di dati certi ancora non ce ne sono, ma Roberto Mugnai, dirigente del Polo liceale "Aldi" guarda al futuro con positività. "I miglioramenti sono sempre auspicabili e molte scuole devono fare ancora i conti con le nomine. Diciamo che il nostro istituto questo problema lo ha mitigato ma non assolutamente risolto. Il persone è abbastanza stabile anche se ci sono ancora problemi per alcune cattedre". Altri colleghi, aggiunge Mugnai, senza supplenze non potrebbero neppure iniziare il personale stabile. "E’ vero – chiude – . Questo è un problema che ci portiamo avanti ormai da anni. Ma le immissioni in ruolo seppur non sufficienti ci sono state. Ma il problema resiste e c’è ancora".
Cinzia Machetti , dirigente scolastica del Leopoldo II di Lorena il problema lo percepisce eccome: "Nel sostegno – inizia – ci mancano diversi posti e speriamo in questi giorni di poter chiudere la faccenda. Le assegnazioni di ruolo sono state fatte. Speriamo che le supplenze non siano tante anche perché questi ragazzi hanno bisogno della continuità mancata".
Nel suo istituto mancano alcune cattedre, introvabili": "Mi riferisco a geografia, agronomia – chiude Cinzia Machetti –. Alcune discipline mancano il completamento. Mi dispiace constatare che la scuola sia sempre l’ultima ruota del carro. E sembra che chi se ne occupa non abbia mai frequentato una classe: arrivano persone che non possono fare il lavoro per cui sono stati assunte".
Matteo Alfieri