Il grido dei sindaci: "No al sito di stoccaggio di scorie nucleari"

Tutti i sindaci del centrosinistra della provincia contro la decisione del Governo: "Contrasta con tutti i progetti di sviluppo"

Il rendering del deposito di rifiuti radioattivi e la mappa delle aree idonee (Ansa)

Il rendering del deposito di rifiuti radioattivi e la mappa delle aree idonee (Ansa)

Grosseto, 8 gennaio 2021 - «Diciamo no al sito di stoccaggio di scorie nucleari a Campagnatico". I sindaci del centrosinistra della provincia di Grosseto escono allo scoperto e si oppongono alla decisione del Governo. "L’individuazione di un sito nel Comune di Campagnatico per lo stoccaggio di scorie nucleari contrasta con tutti i progetti di sviluppo e le caratteristiche della provincia di Grosseto dicono Limatola, Termine, Balocchi, Marini, Romina Sani, Alessandra Biondi, Andrea Biondi, Farnetani, Giuntini, Benini, Verruzzi e Rossi –. È una macchia che inquina il valore ambientale tutelato e difeso da intere generazioni di maremmani che sta alla base del modello di vita e di tutte le strategie di crescita locali. I sindaci del centro sinistra della provincia di Grosseto non lo consentiranno. Individuare luoghi dove smaltire cosiddette scorie nucleari è un’operazione molto complessa. In Europa gli Stati hanno affrontato da tempo il problema con precisi programmi, l’Italia è indietro ed anche la pubblicazione della carta dei siti potenzialmente idonei pecca sia nella modalità che nella qualità delle scelte indicate".

Secondo i sindaci "in provincia di Grosseto ci sono le campagne di Campagnatico, in Toscana c’è Pienza, patrimonio dell’Unesco e poi, solo per fare un esempio, c’è la gravina di Matera, nel 2019 capitale della cultura. In Maremma non c’è spazio per i rifiuti nucleari. Il nostro invito ai tecnici che hanno redatto queste mappe e ai politici che le hanno assecondate è semplice: Alzate gli occhi". Poi chiudono: "Non stupitevi se alle assurde collocazione dei depositi si risponde con l’indignazione e se le vostre scelte vengono definite superficiali, sbagliate, assurde, incompetenti. Faremo contare il peso delle nostre opinioni e dei cittadini che rappresentiamo. Non passeranno scelte sbagliate imposte con arroganza".

Alla protesta si uniscono anche i sindaci Pierandrea Vanni, presidente dell’Unione dei Comuni delle colline del Fiora e sindaco di Sorano, Giovanni Gentili sindaco di Pitigliano, Mirco Morini, sindaco di Manciano che hanno scritto al Ministro dell’ambiente Sergio Costa. "Esprimiamo nostro assoluto dissenso per metodo seguito da Sogin e avvallato dal suo Ministero per individuare possibili siti destinati a depositi scorie nucleari. Al di là del metodo riteniamo che l’indicazione di Campagnatico e quella di numerosi comuni del viterbese spesso a noi confinanti sia in assoluto contrasto con condizioni ambientali, culturali, storico-artistiche e socio-economiche – proseguono –. Chiediamo il ritiro delle indicazioni relative alle province di Grosseto, Siena e Viterbo riservandoci ogni possibile azione nei confronti di Sogin e del Ministero".