Scomparsa, la Procura: "Allontanamento volontario"

La famiglia si affida. all’avvocato Risaliti. "Non ci sono ipotesi di reato"

Migration

"Non ci sono elementi allo stato attuale che possano far desumere che non si tratti di un allontanamento volontario". Lo dice l’avvocato Alessandro Risaliti, il legale designato da Mihaela Nemteanu, la mamma di Elena Miruna, la ragazza di 17 anni scomparsa da oltre un mese dalla sua casa di Grosseto. L’avvocato ieri, dopo aver avuto dalla madre la delega di informarsi del fatto, si è recato in Procura per conoscere a che punto sono le indagini che sta portando avanti la squadra Mobille coordinate dal Pm Salvatore Ferraro. "La situazione è molto chiara per la Procura – dice Risaliti –, secondo la quale non ci sono elementi anomali che facciano desumere altro dall’allontamento volontario della ragazzina. Secondo noi invece non è così: inizia a essere troppo il tempo che la ragazzina non fa sapere niente delle sue condizioni di salute". Le indagini comunque proseguono. "Non ci sono ipotesi di reato – aggiunge il legale –, almeno per il momento. Dobbiamo aspettare che dalle apparecchiature elettroniche, telefoni e computer, emerga qualche messaggio che faccia indirizzare le indagini in una direzione ben precisa". La mamma Mihaela, comunque, rimane di tutt’altro avviso. "Purtroppo – ha detto ieri tra le lacrime – ogni giorno che passa è come il precedente. La Procura sostiene che si tratta di un allontanamento volontario? Non credo. Vediamo quanto continueranno a dire questa cosa. Crediamo invece che dietro ci sia altro e che Elena venga in qualche modo tenuta nascosta da qualche parte. E’ impossibile che sia passato tutto questo tempo senza un cenno della sua esistenza. Io non ci credo".