Scende dal furgone: travolto e ucciso

Il corriere che abitava a Borgo Carige è stato investito da un’auto mentre aspettava in strada il rifornimento del carburante

Fabio Friberti in due immagini di serenità

Fabio Friberti in due immagini di serenità

Capalbio, (Grosseto), 31 marzo 2020 - Una tragedia ha colpito Borgo Carige. Una morte non dovuta al Coronavirus, ma ad esso legata indirettamente in quanto la vittima è deceduta mentre stava svolgendo una delle poche attività lavorative ancora consentite, quella del corriere. E’ morto ieri mattina lungo la strada che collega Civitavecchia, dove abitava, a Viterbo, il giovane capalbiese di Borgo Carige, Fabio Friberti, un ragazzo di 30 anni. Il giovane, mentre si stava recando a prendere i pacchi per le consegne quotidiane si è dovuto fermare in quanto il carburante era finito. A quel punto ha avvisato la ditta che gli ha detto di attendere che presto sarebbe arrivato il rifornimento. A quel punto Fabio è sceso dal mezzo e mentre aspettava è stato falciato da un’auto di passaggio. Una notizia improvvisa, comunicata su Facebook da don Marcello Serio, tramite la pagina di comunicazione della arcipretura di Capalbio. Il parroco ha invitato tutti i capalbiesi ad unirsi attorno alla famiglia di Fabio in questo momento di profondo dolore stringendosi in un forte abbraccio alla mamma Daniela e al babbo Redo, alle sorelle Ludovica e Fabiana e alla figlioletta. A causa del periodo di quarantena, ovviamente, il funerale è stato celebrato ieri pomeriggio a porte chiuse, alla presenza della sola famiglia, come prevedono le attuali norme di legge. Quindi solo i familiari presenti, mentre il resto della popolazione, che conosceva Fabio, ha potuto seguire i funerali via web sulla pagina delle parrocchia di Capalbio. Nell’occasione sono arrivate anche le condoglianze dell’associazione Ciotti Pasquino: "Per Capalbio oggi è un giorno molto triste – scrive l’associazione sulla propria pagina Facebook, un altro giovane è volato in cielo troppo presto. In questo momento di grande dolore l’associazione e tutti i suoi volontari si stringono in un abbraccio alla famiglia Friberti". Sabino Zuppa