
di Alberto Celata
Domenico Saraceno, apprezzato e stimato agronomo grossetano, dal 20 dicembre scorso è entrato nella prestigiosa Accademia dei Georgofili, ma la cerimonia ufficiale di investitura avrà luogo a primavera in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico. Saraceno entra quindi a far parte parte della ristretta cerchia dei grossetani nominati accademici dei Georgofili, ma tra i maremmani è il primo a non essere né un proprietario terriero né un imprenditore, essendo un agronomo e uno storico dell’agricoltura in Maremma, a cui si devono numerose pubblicazioni.
Quella dei Georgofili è la più antica Accademia di agricoltura del mondo, essendo nata a Firenze nel 1753 e ha come obiettivo quello di studiare e diffondere le scienze economiche e agrarie, compreso, ultimamente, anche l’aspetto ambientale. Da sempre l’Accademia organizza convegni, giornate di studio e realizza pubblicazioni. E in questo 2023 è attesa da due importante celebrazioni: quelle per i suoi 270 anni di vita e quella per i ricordare i 30 anni del tragico attentato.
Ovviamente Saraceno è soddisfatto per l’importante riconoscimento. "Per me è una gratificazione importante, sia dal punto di vista professionale che dal punto di vista dell’attività di ricerca e di studio, che ho effettuato in tutti questi anni. Ho compiuto numerosi studi e realizzato pubblicazioni sul mondo rurale della Maremma, (tra cui "I Cento anni di storia del Consorzio Agrario"), facendo ricerche proprio negli archivi dell’Accademia dei Georgofili, che detiene un patrimonio straordinario di documentazione in materia degli ultimi 270 anni". Un ruolo, quello di accademico dei Georgofili, che Saraceno cercherà di svolgere a favore della Maremma stessa.
"Spero di fare in modo – conclude Saraceno – che l’Accademia, grazie alla mia presenza, possa rivolgere la sua attenzione a favore della Maremma. Gia lo scorso anno l’Accademia, con la Fondazione Polo Universitario, organizzò un convegno sul credito agrario. Quest’anno siamo già al lavoro per realizzare una giornata di studio sulla zootecnia, anche con l’obiettivo di intensificare rapporti e legami tra l’Accademia dei Georgofili e le realtà culturali locali".