Felice, ma con i piedi per terra. Fabrizio Rossi, con cui parliamo mentre stanno arrivando i primi risultati veri, sa che sta per vivere, insieme ai suoi colleghi di partito, una notte di trionfo, ma mantiene il suo tradizionale aplomb. "No non chiamatemi onorevole – esordisce – fin quando non c’è l’ufficialità non è il caso, certo è che per Fratelli d’Italia, anche in provincia di Grosseto, siamo all’apoteosi. Mi dicono che in certe sezioni a Follonica abbiamo raggiunto il 30% e anche a Grosseto mi sembra ormai scontato che siamo il primo partito della città. Siamo andati oltre ogni più rosea aspettativa. Comunque una cosa è certa: anche se sarò eletto in Parlamento (e onestamente a questo punto è difficile credere il contrario, Ndr.), resterò in giunta, non lascio la mia Grosseto". E anche in Maremma sembra proprio che Fratelli d’Italia abbia cannibalizzato i propri alleati, su tutti la Lega.
"Per prima cosa diciamo che il centrodestra ha vinto le elezioni e questo non mi sembra una cosa da poco – esordisce Mario Lolini – sui risultati, e anche per quanto riguarda il sottoscritto (candidato al plurinominale della Camera), credo che si debba aspettare domani mattina (oggi, Ndr). Certo che se questi dati fossero confermati per la Lega sarebbe una debacle, che in Maremma abbiamo pagato anche per il fatto che i due nostri candidati era di FdI e ciò ha avuto un effetto di trascinamento a favore di questo partito anche per il proporzionale". Non si espone Roberto Berardi (Forza Italia): "E’ troppo presto, vediamo – dice –. Al mio paese, Fonteblanda, Forza Italia ha preso il 22%, mentre la Lega il 7%. Per il resto è troppo presto. Ne potremo riparlare solo tra qualche ora".
L’altra certezza di questa tornata elettorale, oltre al trionfo di Fratelli d’Italia, è stato l’astensionismo. In provincia ha votato il 65,24% degli aventi diritto, mentre nelle elezioni politiche del 2018 aveva votato il 75,16%, ovvero di fatto il 10% in meno. A Grosseto ha votato il il 66,39%, nel 2018 aveva votato il 76,25%. Alberto Celata