Riproduzione delle trote La Peschiera è un’eccellenza

L’incubatoio amiatino ha le carte in regola per diventare un centro di riferimento nazionale

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A Santa Fiora da anni si riproducono moltissimi esemplari di trota Macrostigma. L’incubatoio della Peschiera, che ospita uno stock di riproduttori di oltre 300 esemplari, negli anni ha dato ottimi risultati in termini di produttività, riuscendo a ripopolare il Fiora, basti pensare che gli esemplari presenti tutti gli anni forniscono dalle 100.000 alle 300.000 uova fecondate, uova che vengono poi portate a maturazione e quindi, una volta schiuse, immesse come trotelle nel fiume quando sono da un minimo di 3 ad un massimo di 5 centimetri. Numeri insomma che parlano chiaro e lasciano ben intendere come il Comune abbia tutte le carte in regola per far diventare il suo incubatoio per la riproduzione della Trota, un hub per gran parte del Centro Italia. Il ministero dell’Ambiente e quindi l’Ispra, infatti, hanno recepito e applicato la normativa europea che prevede il ripopolamento dei fiumi e dei laghi con solo materiale autoctono e hanno individuato per quasi tutte le regioni italiane del Centro e Sud Italia questa specie di trota come l’unica a poter essere reimmessa nei fiumi, creando un vero e proprio tsunami nel settore per l’impossibilità di usare altre specie, cosa che comunemente avveniva un po’ ovunque. Oltre ciò, per essere "esportata" oltre il bacino di origine, l’incubatoio deve conseguire l’indennità sanitaria e Santa Fiora l’ha ottenuta.

N.C.