"Riportiamo qui la Madonna di Santa Fiora"

L’opera di Luca della Robbia domani andrà all’asta da Sotheby’s, a New York. Il sindaco Balocchi fa un appello. Giani lo sostiene

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Una splendida ceramica Robbiana, chiamata "La Madonna di Santa Fiora" e attribuita a Luca della Robbia domani andrà all’asta da Sotheby’s, a New York. L’opera, realizzata tra il 1440 e il 1450, ha un valore di stima tra i 700mila e il milione di dollari e il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi sta cercando il modo per riportarsela a casa. Considerando il prezzo, troppo oneroso per le casse comunali, Balocchi invita in primo luogo imprenditori e collezionisti perché possano acquistare l’opera e intanto farla rientrare in Italia. Successivamente arriverebbe il momento di istituti bancari, mecenati, Regione e cittadini che insieme al Comune potrebbero avviare un percorso per riportare questo importante rilievo in terracotta invetriata a Santa Fiora, dopotutto la collezione di ceramiche Robbiane di Santa Fiora è una delle più imponenti al mondo.

Una collezione già ricca ma che con questa Madonna col bambino che ha dimensioni 47,2 per 38,9 centimetri (e 10,1 centimetri di spessore), potrebbe esserlo ancora di più.

L’opera fu commissionata dalla famiglia Sforza di Santa Fiora a Luca della Robbia. Forse fu il conte Bosio I a richiederla e con tutta probabilità questa opera rimase nel borgo amiatino per oltre 400 anni, fino a quando con la soppressione degli ordini religiosi nel luglio 1866, il bene fu confiscato dal Comune e venduto nel 1867 a Léon Mathieu Henri de Somzée, un ingegnere minerario, ricco finanziere, parlamentare e collezionista d’arte. L’ipotesi è che de Somzée fosse entrato in contatto con questa robbiana nel periodo che si trovava a lavorare in Italia. La collocazione iniziale dell’opera, secondo quanto riportato da un catalogo del 1904, potrebbe essere stata la chiesa di Santa Chiara a Santa Fiora.

"Per Santa Fiora sarebbe straordinario far rientrare questo pezzo che diventerebbe elemento centrale della nostra collezione di Robbiane – afferma Balocchi– siamo disponibili a fare la nostra parte ed a stanziare delle risorse ma il prezzo è proibitivo per il nostro Comune. Ecco perché lanciamo un appello a imprenditori o collezionisti perché possano acquistare l’opera e intanto farla almeno rientrare in Italia. Dopo, cercando il sostegno di Fondazioni, Istituzioni bancarie e privati cittadini, potremmo avviare un percorso per farla tornare a Santa Fiora".

L’appello è stato rivolto a molti soggetti, anche al ministero della Cultura, perché faccia quanto in suo potere per poter riportare la Madonna in territorio italiano, possibilmente a Santa Fiora. La Madonna col bambino di Luca della Robbia raggiunse gli Stati Uniti e fu ceduta nel 1929 all’attuale proprietario: la Albright Art Gallery di Buffalo, divenuta nel 1962 Albright-Knox Art Gallery.

"Un appello che condivido – dice Eugenio Giani, presidente della Regione –. Ci vuole uno sforzo che attivi energie di investitori in grado di comprendere il valore di un’impresa come questa: riportare a Santa Fiora la Madonna col bambino di Luca della Robbia. Non sarebbe un’operazione di immagine, ma un segnale di attenzione, di generosità e un investimento sul futuro. La pandemia ha colpito, e ancora lo sta facendo, le nostre comunità. Il primo compito è quello di combatterla con il massimo impegno per tutelare la salute dei cittadini. Però sono convinto che questo sforzo vada accompagnato pensando anche a ricostruire le condizioni per il dopo, a partire dal ruolo che in futuro potranno avere per i nostri territori anche la cultura e l’arte. Arricchire il nostro patrimonio di bellezza è un messaggio forte, di speranza e di voglia di ripartire. Penso che il senso più autentico dell’appello del sindaco di Santa Fiora è che sia un messaggio che parla non solo al suo territorio, ma a tutto il paese".

Nicola Ciuffoletti