"Rienzi non diffamò Fincantieri"

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Non ci fu diffamazione nelle parole espresse da Carlo Rienzi, presidente del Codacons, nei confronti di Fincantieri riguardo al naufragio della Costa Concordia. E’ questo il parere espresso dal pubblico ministero Antonio Miggiani della Procura della Repubblica di Trieste che ha quindi chiesto al Gip del Tribunale triestino di archiviare le accuse mosse nei confronti di Rienzi.

Il presidente di Codacons era stato querelato da Fincantieri secondo la quale i giudizi espressi in merito al collaudo della procedura di ripartenza dopo il black out, procedura della quale il Codacons non avrebbe avuto conoscenza nonostante le reiterate richieste avanzate durante il processo che si svolse a Grosseto.

Secondo il piemme, invece, "la memoria difensiva e condivisibile poiché l’indagato ha dimostrato che Fincantieri non ha mai prodotto e messo a disposizione il verbale di collaudo del generatore di emergenza nonostante le reiterate richieste articolate anche in sede di giustizia amministrativa che si sono concluse con provvedimenti favorevoli a Codacons ma, in sostanza, mai eseguite dato che il verbale di collaudo, per stessa ammissione di Fincantieri, non esiste". Inoltre, secondo il piemme, Codacons "ha dimostrato che se il generatore di emergena avesse funzionato le conseguenze del disastro avrebbero potuto essere di molto contenute".

E secondo Rienzi, inoltre, questa decisione può "aprire un nuovo processo sulla Costa Concordia nel corso del quale sarà finalmente possibile ascoltare come testimoni i responsabili di Costa Crociere".