Il Comune di Castel del Piano ha riaperto due musei. Dopo l’inaugurazione delle sale di palazzo Ginanneschi dedicate al Palio e alle contrade, torna visitabile, a distanza di sette anni dalla chiusura, Il museo della Vite e del Vino di Montenero d’Orcia. È fissato per domani il giorno del taglio del nastro.
"La riapertura in questo anno segnato dalla pandemia da Covid-19 – dice Renzo Rossi, assessore alla Cultura – già da un po’ assume un significato ulteriore, ossia quello di dare un forte segnale di ripartenza in tutti i sensi, dopo anni di chiusura motivata da lavori di ampliamento del sito museale, da mancanza di personale e di fondi dedicati. La visita infatti negli ultimi anni era possibile esclusivamente su richiesta grazie alla disponibilità di un volontario del paese".
Questa riapertura con calendario programmato è stata voluta dall’assessore coadiuvato dai consiglieri comunali di Montenero Giorgio Avola e Jessica Acciaroli che insieme alla Proloco di Montenero con il presidente Paolo Rabazzi e gli altri soci hanno trovato un accordo per la gestione del Museo. La convenzione è stata sottoscritta dall’Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana.
"Nonostante la mancata accessibilità degli ultimi anni, il Museo di Montenero è stato costantemente inserito nei progetti di catalogazione delle raccolte e di promozione delle attività – dic ancora Rossi – messi in campo dal Sistema Museale Amiata, sempre più presente ed attivo sul territorio, per la valorizzazione dei musei denominati antropologici".
La riapertura di domani è anche simbolica visto che settembre è il mese della vendemmia, inoltre, in un anno in cui la maggior parte degli eventi legati al vino sono stati annullati, il museo si è dotato di un protocollo specifico per la fruibilità degli spazi ed anche per l’organizzazione di degustazioni e progetti di settore in collaborazione con il Comune, la Strada del Vino e il Sistema Museale Amiata.
"É giunto il momento che la comunità di Montenero si riappropri di questo spazio disponibile non solo ad illustrare la storia del vino – dice Rossi – ma anche a funzionare come luogo dove la comunità si ritrova affinché possa condividere valori, tradizioni e produzioni". Il museo sarà visitabile mercoledì, venerdì e sabato dalle 17 alle 20.
Nicola Ciuffoletti