Rave party: 630 denunce e 7 poliziotti feriti

Tutti identificati i partecipanti alla festa abusiva iniziata sabato nei boschi di Tirli. Gli agenti colpiti con sassi e bottiglie

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Si è concluso con 630 denunciati il rave party iniziato nella notte tra sabato e domenica con i ragazzi che, dopo aver forzato un posto di blocco, hanno invaso un terreno privato in località La Zingara, nelle campagne di Tirli, nel Comune di Castiglione della Pescaia. Tempestivo l’intervento delle forze dell’ordine che hanno prontamente provveduto a cinturare la zona e impedire l’arrivo di numerosi altri partecipanti. Dopodiché, a seguito di una riunione coordinata dal prefetto, Paola Berardino, a cui erano presenti il questore, Antonio Mannoni, il comandante provinciale dei Carabinieri, Giuseppe Adinolfi e il comandante della Guardia di Finanza, Cesare Antuofermo, decisivo è risultato l’intervento delle forze dell’ordine che, anche grazie al coinvolgimento dei reparti di rinforzo della Polizia e dei Carabinieri e di un elicottero dell’Arma, hanno in prima battuta invitato, senza esito, i promotori a spegnere le casse acustiche, per poi intervenire per interrompere la diffusione della musica. Nel corso dell’operazione sono rimasti lievemente contusi sette poliziotti dopo essere stati oggetto di lancio di sassi e bottiglie. Le forze di polizia hanno poi garantito l’ordinato deflusso dei partecipanti e proceduto ad identificare 630 persone che sono state tutte denunciate per invasione di terreni. "Desidero congratularmi con le forze dell’ordine – ha commentato il prefetto di Grosseto, Paola Berardino – per il grande coordinamento e il tempestivo spiegamento di forze, che ha evitato l’afflusso di un numero ben maggiore di persone e impedito agli organizzatori di proseguire nel loro intento. Grazie all’attività info-investigativa svolta, è stato immediatamente attivato il dispositivo di vigilanza e controllo del territorio anti-rave, attraverso una sinergia tra forze dell’ordine, polizia locale, capace di impedire l’afflusso di ulteriori partecipanti e interrompere con fermezza il raduno non autorizzato. Ringrazio, infine, per la disponibilità offerta la protezione civile e il 118".