Messaggi in Rete per il rave party abusivo: i carabinieri bloccano il maxi raduno

Era in programma nelle campagne di Porto Santo Stefano

Controlli dei carabinieri (Foto di repertorio)

Controlli dei carabinieri (Foto di repertorio)

Grosseto, 30 gennaio 2022 - L'organizzazione era già molto avanti quando i carabinieri sono riusciti, attraverso una serie di indagini, a bloccare un rave party abusivo in programma nelle campagne di Porto Santo Stefano, all'Argentario, in provincia di Grosseto. I militari sono intervenuti prima che fosse montato il palco con le casse acustiche per la diffusione della musica techno e arrivasse la massa dei partecipanti da varie parti d'Italia.

E' accaduto nella serata di sabato 28 gennaio quando i carabinieri della compagnia di Orbetello hanno svolto una serie di servizi straordinari di controllo del territorio impedendo ciò che potenzialmente poteva trasformarsi in un mega raduno musicale non autorizzato. In seguito a ricognizioni informative su web e social network, i militari dell'Arma hanno intercettato un canale dove i partecipanti si davano appuntamento a una festa che si sarebbe dovuta svolgere a Porto Santo Stefano nel fine settimana. Una festa definita 'privata', ma per cui era stato prodotto un flyer che la pubblicizzava definendola una 'festa techno'. È stato probabilmente questo il motivo per cui l'iniziativa ha iniziato a girare, via web, tra i frequentatori di questo tipo di raduni, raccogliendo in breve molte adesioni, da parte di giovani verosimilmente residenti fuori dalla provincia di Grosseto.

Sono scattate immediatamente le contromisure: sulla scorta dei pochi elementi emersi, i carabinieri hanno iniziato a battere le zone rurali della costa della Maremma, nel tentativo di individuare il possibile luogo della festa. In serata i Carabinieri hanno trovato alcuni terrazzamenti, adibiti in parte a uliveti e in parte a vigne, molto ben nascosti, che di recente erano stati puliti da erbacce e ostacoli. Era il segno che quella poteva essere la zona dove i giovani si erano dati appuntamento.

Nello stesso tempo diverse pattuglie delle stazioni dei carabinieri della zona e i militari del 6° Battaglione Carabinieri 'Toscana', sono state fatte convergere tra Porto Santo Stefano e Orbetello, dove sono stati allestiti dei posti di controllo finalizzati a intercettare veicoli occupati da possibili partecipanti. Stessa indicazione era stata data a tutte le altre vetture in circuito in tutta la provincia. Ciò ha portato a fermare e identificare, in diversi punti della zona maremmana, diversi giovani non residenti nel grossetano, che si erano organizzati per il raduno: alcuni, infatti, avevano al seguito generi alimentari e bevande ma anche tavolini e sedie. Il tutto, come da alcuni dichiarato, per andare a fare un pic-nic.

In tarda serata, inoltre, a Porto Santo Stefano sono stati fermati alcuni ragazzi del posto, che in auto avevano anche alcune strumentazioni utili ad allestire musica diffusa: alle domande incalzanti dei militari hanno infine confermato di aver organizzato "una festicciola privata", proprio nella campagna individuata dai carabinieri nel pomeriggio. Fatta comprendere la situazione anche agli stessi ragazzi, hanno optato, nell'immediato, per passare la serata altrove.

Con ogni probabilità, era proprio quella la loro vera intenzione, ovvero fare una festa tra amici, solo che, forse anche in maniera inconsapevole, l'annuncio passato sui canali social avrebbe potuto trasformarla in un evento non autorizzato, potenzialmente pericoloso per l'ordine e la sicurezza pubblica e inoltre difficilmente controllabile. Grazie al tempestivo intervento dei carabinieri il rave party non ha avuto seguito. Il controllo del territorio è proseguito per tutta la notte e la giornata di domenica 30 gennaio.