Parte la sperimentazione per la nuova raccolta dei rifiuti: pronte le isole ecologiche

Tutto questo andrà a incidere positivamente sulla Tari per tutti i contribuenti

Il sindaco e l'assessore all'Ambiente

Il sindaco e l'assessore all'Ambiente

Grosseto, 8 marzo 2018 - Sono state istallate in via Quarzo, al residence Le Gemme, le prime due postazioni ecologiche di riconoscimento dell'utenza e misurazione del peso dei rifiuti conferiti, dotate di quattro telecamere che, oltre a monitorare l'isola ecologica, garantiranno la sicurezza della zona. Questo è il primo dei due sistemi che il Comune sperimenterà sul territorio: da metà marzo anche in via Mercurio saranno istallate quattro postazioni con misurazione, invece, del volume. “Oggi partiamo con quella che abbiamo chiamato la rivoluzione dei rifiuti – commenta il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna –. Siamo stati ambiziosi, siamo stati caparbi, abbiamo lavorato duramente ma saremo ripagati da un servizio all’avanguardia e da una città più pulita. Siamo fieri di quello che abbiamo fatto”.

Le isole ecologiche sono solo una delle misure messe in pratica dal Comune nell'ambito della rivoluzione dei rifiuti che prevede anche un progetto di educazione ambientale per le scuole, gli ispettori ambientali che si occuperanno di vigilare sul buon funzionamento del sistema, un nuovo piano di spazzamento delle strade che prevede la reintroduzione dei divieti di sosta per i veicoli e i compattatori di carta e cartone che saranno istallati nel centro storico.

“La raccolta dei rifiuti con il riconoscimento dell'utenza e la misurazione del prodotto è una vera e propria rivoluzione per il Comune e per tutti i cittadini – commenta Simona Petrucci, assessore all'Ambiente –: permette una gestione moderna, in linea con le attuali normative e finalizzata ad un sensibile abbattimento dei rifiuti oltre che a una migliore qualità della raccolta differenziata. Potremo così applicare una tariffa puntuale, cioè non calcolata sul presunto ma sulla qualità della differenziata per ogni utenza”. L'obiettivo è quello di arrivare allo standard imposto dalla comunità europea per il 2020: il miglioramento delle performance di differenziata e la riduzione dei costi di esercizio.La disponibilità di Sei Toscana e dei cittadini sarà fondamentale per la buona riuscita della sperimentazione.

“Stiamo lavorando ogni giorno a stretto contatto con le Amministrazioni comunali e l’Autorità di ambito per cercare di mettere a disposizione dei cittadini un sistema di raccolta il più possibile efficace ed efficiente – spiega Giuseppe Tabani, direttore tecnico di Sei Toscana –. Siamo orgogliosi di contribuire a un modello di servizio che mette al centro i territori e i cittadini, innovativo e che sfrutta le migliori tecnologie a disposizione”. Il procedimento sarà semplice: ogni utenza avrà una tessera identificativa che servirà al momento del conferimento del rifiuto, dovrà essere strisciata sull'apposito macchinario, si sceglierà la tipologia di rifiuto, si peserà e si apporrà l'etichetta sul sacchetto, a quel punto si potrà gettare nell'apposito cassonetto.