Grosseto, è iniziata la "caccia" ai funghi: ce ne sono pochi e al mercato costano

In Maremma per ora pochi porcini, e quelli in vendita vengono da Garfagnana e Calabria

Raccolta funghi (foto di repertorio)

Raccolta funghi (foto di repertorio)

Grosseto, 6 ottobre 2019 - Ottobre, tempo di funghi. In Maremma è partita la “caccia” ai porcini, anche se per adesso – vista la poca pioggia di settembre -, di funghi nei boschi maremmani ce ne sono pochi. Passando nei banchi del mercato coperto di Grosseto e della grande distribuzione per adesso si trovano funghi che arrivano dalla Garfagnana al costo di 15 euro al chilo; i funghi porcini locali invece, vista la poca quantità, costano tra i 28 ed i 30 euro al chilo. Venti euro invece per i funghi che arrivano dalla Calabria. La provincia di Grosseto, da sempre luogo dove i porcini si trovano in grandi quantità, anche in passato è stata presa d'assalto da fungaioli che venivano addirittura da fuori provincia, e fuori regione, per farsi delle grosse scorpacciate. Ma negli ultimi tempi sono cambiate alche cose.

Per esempio, sull'Amiata, l'Unione dei Comuni Montani dell'Amiata Grossetana ha varato una speciale norma, per vietare l'intrusione nei castagneti, dove sarà così vietato anche ai fungaioli entrare con i panieri da funghi. Ad oggi in Toscana vige una legge regionale che disciplina la raccolta di funghi. Coloro che vogliono raccogliere i funghi spontanei nel solo territorio del Comune di residenza non sono tenuti a munirsi di alcuna autorizzazione; coloro che vogliono raccogliere i funghi al di fuori del Comune di residenza sono tenuti ad effettuare un versamento alla Regione Toscana.

Per i non residenti in Toscana devono utilizzare l'autorizzazione turistica che ha un costo ancora maggiore. Intanto sono tornati i servizi della Asl Toscana sud est a sostegno dei raccoglitori di funghi, con l’apertura degli sportelli micologici. I cittadini potranno recarsi presso gli sportelli dell'Ispettorato Micologico, dislocati su tutto il territorio aziendale della provincia di Grosseto, per sottoporre al controllo degli esperti, tecnici della prevenzione, i funghi raccolti che ne valuteranno gratuitamente la commestibilità. I micologi, accertata l’idoneità al consumo, rilasceranno apposita documentazione scritta nella quale saranno riportate le specie controllate, la loro commestibilità e le principali modalità di cottura prima del consumo.