Punta Ala Polo Cup L’inizio è già una festa

Grande partecipazione di pubblico all’inaugurazione della rassegna. Gaia Bulgari: "Sono felicissima, questo dà senso al nostro impegno"

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Il sole duella con le nuvole mentre la Banda "Città di Grosseto" suona l’inno di Mameli, sfilando lungo la Marina di Punta Ala. Dietro ai musicisti, sciamano le squadre a cavallo che da oggi si contenderanno la Punta Ala Polo Cup. Le maglie colorate dei giocatori provenienti da Argentina, Stati Uniti, Francia e Germania, Italia – schierati con i team Us Polo PoloTeam, Podernuovo Polo Team, Hotel Gallia Polo Team e Battistoni Polo Team – sono un affresco in movimento in mezzo alle barche che ondeggiano nel porto turistico. Ad aprire la sfilata, le auto d’epoca e gioielli su quattro ruote.

Decine e decine di cellulari riprendono la scena che celebra la rinascita del campo da Polo di Punta Ala, nelll’omonimo Polo Club. E proprio la partecipazione di così tanta gente riempie di orgoglio colei che ha fatto l’impresa, Gaia Bulgari.

La discendente della famiglia che ha dato il nome alla maison di alta gioielleria più celebrata al mondo, ha lavorato duro, per anni, in mezzo alle note difficoltà a causa del Covid per coronare il sogno di riportare ’in vita’ il campo da Polo di Punta Ala. E ora, sorridente, assapora il momento: "Sono felicissima, la partecipazione gioiosa di così tante persone – riflette la Bulgari – alla sfilata qui, alla Marina di Punta Ala, che di fatto inaugura il nuovo campo e la Polo Cup che inizia domani (oggi per chi legge, Ndr), dà il senso più profondo al nostro impegno e all’amore per lo sport equestre".

La banda, i cavalli e i giocatori che si stagliano sul mare con la benedizione di don Vincenzo Repice. Accanto a lui Elena Nappi, sindaco di Castiglione ma ’figlia’ di Punta Ala che si scioglie nei ricordi: "Ero qui quando avevo 14 anni e qui sono cresciuta, dunque la sensazione di deja vu è fortissima e dolce – racconta –. Oggi è una giornata di festa non solo per le istituzioni ma per tutte le persone. Io sono cresciuta a Punta Ala e ricordo quando negli anni ’90 il polo andava per la maggiore e come fosse un evento importante dal punto di vista del coinvolgimento delle persone. Il polo non coinvolgeva solo la gente di Punta Ala, ma tutta la comunità. Avere di nuovo questa energia in un momento di rinascita è bellissimo, e per questo devo dire grazie a imprenditori e amanti del polo come Gaia Bulgari, cuore e braccio di questa impresa. Supporteremo il polo e tutti gli altri progetti, affinché si possa avere una Punta Ala 365 giorni l’anno". Tra le amazzoni che hanno sfilato, anche la giovanissima Lavinia Elser, che del polo ne fa una vera tradizione di famiglia: "Giocano tutti – racconta –. Mio padre, mio zio e i miei due fratelli. Chi è il più forte? Mio fratello Harry, ha 16 anni e ha handicap zero".

Paolo Franci