I Ristoratori Maremmani ancora alla carica

Ennesima manifestazione di protesta a Roma: "Impossibile lavorare all’esterno e col coprifuoco"

Una pritesta dei giorni scorsi

Una pritesta dei giorni scorsi

Grosseto, 7 maggio 2021 - Non demordono. Ancora una volta i Ristoratori Maremmani trovano le energie per provare a far capire al Governo che non è possibile lavorare soltanto all’aperto e per di più con il coprifuoco alle 22. Anche ieri hanno preso il treno e sono scesi a Roma per farsi vedere e farsi sentire. Anche ieri una manifestazione insieme ai loro colleghi di tutta Italia. Stavolta, però, le presenze totali sono state assai più ridotte.

«Ho l’impressione che i ristoratori si siano voluti accontentare di un tozzo di pane" commenta Massimiliano Pepi degli ’Attortellati’, uno dei leader dei Ristoratori Maremmani. Pepi non nasconde l’amarezza per la giornata di ieri perché si aspettava una Piazza del Popolo ricolma di gente, cosa che non è stata. Annuncia pertanto che la fase della protesta di strada "probabilmente è giunta al termine, anche se...". Anche se i Ristoratori Maremmani non si accontentano della possibilità di lavorare all’aperto, al momento unica concessione del Governo. "Prima di tutto perché non tutti hanno la possibilità di mettere i tavoli di fuori; anzi, i colleghi che hanno soltanto coperti al chiuso sono forse la maggioranza – aggiunge Pepi – E poi come si fa a lavorare all’aperto con una stagione che in queste settimane si sta rivelando particolarmente variabile. Negli ultimi 10 giorni è piovuto almeno in quattro occasioni e le temperature non hanno certo conciliato una tranquilla serata all’aperto. Il Governo deve capire che siamo osti: abbiamo bisogno di curare il cliente in ogni piccolo dettaglio. Non possiamo farlo mangiare all’aperto, in condizioni meteo imprevedibili, e per di più pure alla spicciolata perché alle 22 tutti dentro casa. Questi concetti che appaiono banali – prosegue Massimiliano Pepi – i politici di Roma sembrano non capirli. Lo testimonia il fatto che come data per la riapertura dei ristoranti all’interno, di sera, si parla del 1 luglio. Ma dico: ci redniamo conto? I colleghi che hanno soltanto spazi al chiuso come possono fare ad allungare il collo fino al primo luglio? Il 16 di questo mese ciascuno di noi deve pagare l’F24 con contributi e tasse. Io ho pagato 20mila euro senza aver mai potuto lavorare un giorno".

I Ristoratori Maremmani provano comunque a cercare una luce di speranza, seppur flebile. "Sembra che dal 17 maggio il coprifuoco possa slittare alle 23 o alla mezzanotte – conclude Pepi – È davvero poca cosa, ma è pur sempre meglio delle 22. Almeno chi ha la possibilità di mettere tavoli fuori dal proprio ristorante può provarci, fare un tentativo. Tuttavia resta l’incognita del meteo alla quale nessuno può mettere una pezza".