"Pronto soccorso, sono soluzioni irrisorie"

Marrini si dice deluso dall’esito dell’incontro con Regione e Asl. "Un medico in più per tre mesi? Non risolve alcun problema vero"

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"Le rassicurazioni dei vertici della Asl e dell’assessore regionale Bezzini sull’arrivo di un nuovo medico nel punto di primo soccorso mi lasciano molto perplesso".

Sandro Marrini, consigliere comunale del gruppo misto, commenta con amarezza l’incontro sulla sanità della Commissione consiliare avvenuto alla presenza di Asl e Regione Toscana. "Da anni, ormai, denunciamo i tagli in sanità subìti passivamente dalla seconda città per numero di abitanti della provincia di Grosseto e, per tutta risposta, Asl e Regione propongono soluzioni di difficile realizzazione e che, se anche si concretizzassero, rappresenterebbero un’inezia rispetto alle criticità reali – sostiene Marrini –. Quello che percepisco, è che ci sia una totale mancanza di programmazione e che si navighi a vista, vendendo fumo ai follonichesi e a chi li rappresenta. Si raddoppia il medico, e questa è una notizia positiva, ma solo per tre mesi, da giugno ad agosto, per far contenti turisti: negli altri periodi dell’anno ai residenti chi penserà? Come potranno essere svolti a pieno regime i servizi di psichiatria, neuropsichiatria, pediatria? Il problema non è stato affrontato nella sua interezza: le parole di circostanza per offrire facili risposte, che poi si rivelano solo dei palliativi, non servono più, adesso è indispensabile ed urgente prevedere una programmazione sanitaria con il personale di Grosseto. Inoltre, la Asl dovrebbe avere il coraggio, insieme alle istituzioni, di incontrare i follonichesi e spiegare loro quali prestazioni sanitarie potrebbero essere offerte in loco e per quali patologie, altrimenti, sarebbe necessario rivolgersi agli specialisti presenti nel capoluogo maremmano".

"Purtroppo, però – continua Marrini –, la sensazione è che la Regione e la Asl passino il tempo a tappare i buchi, forse perchè maggiormente impegnate a pensare a come coprire la voragine finanziaria che le attanaglia. Di certo, questi ammanchi non potranno essere ripianati attraverso il pagamento di prestazioni sanitarie, dato che la tanto decantata, soprattutto da Giani e dalla sua Giunta a trazione Pd, prima regione italiana sembra in realtà navigare in fondo alla classifica della sanità italiana".