‘Problemi per gli studenti che vanno all’Artistico’

Una ventina di ragazzi, che frequentano la scuola grossetana, vengono fatti scendere dal bus molto lontano dal loro istituto

Migration

Partono dai paesi amiatini intorno alle 6.20, arrivano alla stazione di Grosseto alle 8, qui scendono dall’autobus e si fanno circa 20 minuti a piedi per raggiungere la scuola. È questo il primo impegno mattutino per gli studenti amiatini che frequentano il Liceo artistico di Grosseto. Come se non bastasse, al viaggio in autobus, fondamentale per raggiungere il liceo, i ragazzi ci devono aggiungere anche 20 minuti di camminata e i genitori protestano. "È mai possibile che negli anni non è mai stato possibile riuscire a trovare una fermata del pullman più vicina alla scuola – denuncia Francesca Biagioli, di Castel del Piano e mamma di una ragazza che frequenta la classe quarta dell’Artistico –. Questi ragazzi partono presto alla mattina, arrivano a Grosseto, l’autobus li scende alla stazione, da lì si incamminano verso la scuola. Una distanza, da dove li lascia il pullman all’istituto scolastico, di oltre un chilometro. In questo chilometro e mezzo ci sono incroci, attraversamenti, un sottopasso e a questo si aggiungono le condizioni atomosferiche che non sono sempre ottimali. Insomma che ci sia il sole o la pioggia questi ragazzi sono chiamati a fare oltre un quarto d’ora a piedi tutte le mattine". Alle tredici, quando suona l’ultima campanella della giornata, gli studenti dell’artistico che devono tornare sull’Amiata, sono obbligati a fare il percorso a ritroso, per poi rientrare a casa intorno alle 15. "Sono circa 20 gli studenti che dai nostri comuni dell’Amiata frequentano il liceo artistico – prosegue Biagioli – e mi sento di parlare a nomi di tutti i genitori dei nostri Comuni periferici. Chiediamo anche che la scuola, nei limiti delle proprie possibilità, se può prenda in carico questa situazione. Il trasporto pubblico deve essere un servizio". Spesso i cittadini dei territori periferici hanno espresso le proprie perplessità nei confronti dei servizi di trasporto utilizzati per raggiungere i maggiori centri urbani, soprattutto le vicine città i Grosseto e Siena. In questo caso ad alzare la voce sono i genitori degli studenti amiatini. Questi ultimi già fanno un grande sacrificio fisico per raggiungere le scuole grossetane, sarebbe opportuno una fermata autobus vicino al liceo. "La stazione di Grosseto rappresenta il capolinea – conclude Biagioli - il pullman, una volta che i ragazzi sono scesi si ferma, senza poi riprendere per un’altra corsa. Insomma, non potrebbe fermarsi a quel punto un chilometro più avanti, nei pressi del liceo?".

Nicola Ciuffoletti