Polo agroalimentare "Che fine ha fatto?"

Interrogazione al presidente da parte dei consiglieri. Mascagni, Limatola, Aldi. e Giuntini sui presunti ritardi

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"A che punto è l’iter di realizzazione del Polo per l’industria e la trasformazione agroalimentare Toscana che dovrebbe sorgere a Rispescia, in località ex Enaoli?". E’ quanto chiedono i consiglieri provinciali Lorenzo Mascagni, Francesco Limatola, Marcello Giuntini e Luca Aldi che si dicono "preoccupati per il ritardo e lo scarso impegno con cui il presidente della Provincia Vivarelli Colonna sta conducendo questo progetto, di estrema rilevanza per lo sviluppo della filiera agroalimentare nel nostro territorio".

"Sappiamo – dicono ancora – che nel 2012 la Regione inserì il Polo agroalimentare nel Programma regionale di sviluppo economico con l’obiettivo di farlo diventare il punto di riferimento regionale per la promozione ed il sostegno dell’attività di ricerca ed innovazione di processo e prodotto nel settore. Nel 2014 la Regione ha stanziato ben 1,7 milioni mentre altri 840mila euro sono stati messi a disposizione dal ministero per lo Sviluppo economico. Nel luglio 2018 è stato siglato un protocollo di intesa tra Regione e Provincia che avrebbe dovuto portare, nel giro di breve tempo, all’individuazione del soggetto gestore da parte della Provincia ed alla piena operatività del Polo. Da quella data sono passati 2 anni e mezzo, ma del Polo agroalimentare si sono perse le tracce, se si fa eccezione per la notizia del marzo 2020 della pubblicazione da parte della Provincia del bando per l’individuazione del soggetto gestore".

"Il presidente Vivarelli Colonna – dicono i consiglieri del Pd – si lamenta spesso che la Maremma è dimenticata da Roma e da Firenze, ma quando invece è al centro di progetti importanti come questo, finisce per dormirci sopra. E’ un atteggiamento francamente incomprensibile. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione su questo argomento".