Polemica su via Almirante "Rispettate tutte le regole" "No, avete violato i diritti"

Davanti alla Commissione di garanzia non si placa la querelle e, anzi, i toni si scaldano. Turbanti: "Ho il parere del segretario comunale". De Martis: "Senza risposte anche la Prefettura".

Polemica su via Almirante  "Rispettate tutte le regole"  "No, avete violato i diritti"

Polemica su via Almirante "Rispettate tutte le regole" "No, avete violato i diritti"

Doveva portare chiarezza, invece ha portato solo tanta confusione, la commissione consiliare di controllo e garanzia, avvenuta ieri, riguardante il braccio di ferro, fra l’amministrazione comunale e l’opposizione, per la questione di via Almirante.

Il presidente del consiglio, Fausto Turbanti, e il sindaco, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sono stati ascoltati per spiegare il loro diniego di portare in assise la mozione presentata da Pd, 5 stelle e Grosseto Città Aperta. Ma dopo un lungo dibattito, le acque non si sono calmate.

"Io ho sempre agito rispettando il regolamento alla lettera – dice Fausto Turbanti –. Anche in questo caso, non ho violato alcuna norma. Appena mi è stata presentata questa mozione, ho chiesto subito un parere al nostro segretario generale, che l’ha reputata inammissibile. Ad oggi, non ho altre comunicazioni che mi possano far cambiare idea. Se fosse stata dichiarata ammissibile, non avrei avuto problemi ad accoglierla. Io rispetto il parere del mio dirigente. E ci tengo a precisare che ho sempre operato con lealtà e trasparenza".

"Non è stato rispettato il regolamento – sostiene invece Carlo De Martis, capogruppo Grosseto Città Aperta –. Stiamo ancora aspettando che ci rispondiate a delle comunicazioni. Dovete, inoltre, rispondere ancora al prefetto. Per di più, ho appreso che il 25 maggio non sarà più discussa la nostra mozione, bensì solo contromozione della maggioranza. Sono stati violati dei diritti". "Il regolamento parla chiaro – dice Giacomo Gori, capogruppo 5 stelle –. L’intervento del segretario generale non è ammesso perché non invitato. Aspettiamo la pronuncia della Prefettura. Lavoriamo per capire se il regolamento e lo statuto siano stati rispettati. Secondo noi non è stato così. Si tratta di una scelta senza precedenti e di enorme gravità. Ci sono tanti pareri e sentenze che dicono che le mozioni sono strumenti per introdurre un dibattito che si conclude con un voto. Per questo, possono essere sottoposti al consiglio anche temi di carattere generale che esulano dalle competenze dell’amministrazione comunale. Il ministero dell’interno considera ammissibili le mozioni. Non si può limitare il diritto di un consigliere comunale. In più parti del nostro regolamento si chiama in causa la conferenza dei capigruppo per gli atti da portare in consiglio comunale, che ha la sovranità più alta. Bastava convocarla e sarebbero state fatte le valutazioni necessarie". "È tutta una questione di volontà politica – dice Davide Bartolini – Il parere del segretario non è vincolante".

Steven Santamaria