"Più soldi o le imprese muoiono"

Accorato appello di Anna Rita Bramerini direttore della Cna "Maggiori fondi al Fsba"

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"Rimandare a ottobre le scadenze fiscali di luglio avrebbe rappresentato un aiuto concreto per gli artigiani e le piccole e medie imprese italiane che hanno, a più riprese, denunciato la loro difficoltà nell’adempiere alla liquidazione delle imposte dovute. Ciò non è avvenuto e le aziende ora soffrono". Così Anna Rita Bramerini (nella foto), direttore di Cna di Grosseto commenta la decisione del Governo di non ascoltare le richieste portate con forza anche dalla Cna nazionale per consentire alle imprese artigiane di affrontare con maggiore serenità questo difficile momento di crisi economica post Covid19. "Ogni giorno che passa le imprese devono far fronte a seri problemi di liquidità, che da mesi ormai denunciamo – prosegue la Bramerini – A ciò si aggiunge il fatto che molti titolari di impresa hanno anticipato la cassa integrazione per i loro dipendenti. Proprio nei giorni scorsi, insieme alle altre organizzazioni datoriali e ai sindacati, la Cna ha chiesto il trasferimento delle risorse a Fsba, il fondo bilaterale per l’artigianato, che è l’unico strumento in grado di fornire le prestazioni di sostegno al reddito per i dipendenti delle imprese artigiane, che hanno ridotto o sospeso la loro attività a causa dell’emergenza sanitaria. Fsba ha ottenuto un primo stanziamento economico dal Governo e ha lavorato per garantire una tempestiva erogazione degli ammortizzatori sociali, ma servono altri fondi. Almeno 500 milioni di euro, a favore di Fsba per dare piena risposta alle domande già presentate. Senza queste risorse e senza la proroga delle scadenze fiscali le imprese artigiane rischiano di subire danni indelebili".