Piscine, cercasi bando. L’opposizione incalza l’assessore Rossi

La grana per gli impianti comunali di via Lago di Varano e di via Veterani dello sport era venuta fuori lo scorso anno, dopo che il vecchio gestore se ne era andato

Il bando sulle piscine non è stato ancora fatto

Il bando sulle piscine non è stato ancora fatto

Grosseto, 13 maggio 2018 - «Che fine ha fatto il bando per la gestione delle piscine comunali». Se lo chiedono i consiglieri di opposizione Pd e Lista Mascagni. La grana per gli impianti comunali di via Lago di Varano e di via Veterani dello sport era venuta fuori lo scorso anno, dopo che il vecchio gestore se ne era andato. L’amministrazione aveva risolto, in maniera parziale, il problema, che adesso però si ripropone. «Siamo seriamente preoccupati per il modo con cui l’assessore Rossi sta gestendo la questione relativa all’affidamento e alla gestione delle piscine comunali di via Lago di Varano e di via Veterani dello sport – dicono dall’opposizione in consiglio –. Visti gli errori dello scorso anno ci saremmo aspettati un diverso atteggiamento da parte della giunta e dell’assessore competente. Invece, a maggio inoltrato, non si hanno ancora notizie del nuovo bando».

Lo scorso anno, scaduto l’affidamento alla società veronese, che dal 2015 gestiva le piscine, l’Amministrazione Comunale ha predisposto un nuovo bando che purtroppo è andato deserto, anche perché fu pubblicato solo ad agosto inoltrato. La Giunta è dovuta quindi correre ai ripari con un affidamento diretto delle piscine sino al giugno 2018, soluzione che non ha però evitato disagi agli utenti, non fosse altro per il fatto che le piscine sono state riaperte solo ad ottobre 2017. Una situazione che ha creato diverse difficoltà, e che potrebbe ripetersi anche quest’anno dopo l’estate.

«Per questo un mese fa chiedemmo pubblicamente a Rossi di battere un colpo, se fosse interessato al destino delle piscine comunali – aggiunge l’opposizione –. Il silenzio che ne è seguito, sta suscitando preoccupazione non solo in noi, ma anche nell’utenza e nelle persone che lavorano nelle piscine. Ci domandiamo a questo punto, con riferimento a questo inspiegabile nuovo ritardo, se si tratti solo di pressappochismo o di scelta politica, della quale peraltro non capiremmo le ragioni. Anche perché errare humanum est, perservare diabolucum. Abbiamo pertanto presentato un’apposita interrogazione, che chiediamo al presidente Pacella di calendarizzare il prima possibile».