Paura per i più piccoli? Studio Usa rasserena

L’Agenzia regionale per la sanità della Toscana rendiconta i risultati di un monitoraggio specifico

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Si parla con insistenza, in questi, giorni, della possibilità di somministrare il vaccino anti-Covid19 anche ai ragazzi di età compresa tra i 12 e i 15 anni. Di fronte a questo scenario alcune famiglie potrebbero essere disorientate. L’Agenzia regionale per la sanità Toscana (Ars Toscana) ha pubblicato sul proprio sito internet (www.ars.toscana.it) gli esiti di uno studio scientifico reso noto pochissimi giorni fa dal ’ New England Journal of Medicine’. Si tratta degli esiti di una sperimentazione di Fase 3 condotta su un campione di 2260 adolescenti di età compresa tra 12 e 15 anni cui è stato somministrato il Pfizer (per metà campione). Questo gruppo è stato poi messo a confronto con 3788 ragazzi di età compresa tra 16 e 25, anche loro per metà vaccinati con Pfizer. Lo studio è stato condotto in America.

"La risposta immunitaria indotta dal vaccino negli adolescenti di età compresa tra 12 e 15 anni non è stata inferiore a quella osservata nei giovani adulti di età compresa tra 16 e 25 anni – scrive Ars Toscana – Nello specifico, il rapporto della media geometrica dei titoli (valutata tramite test di neutralizzazione) del vaccino Pfizer nei partecipanti di età compresa tra 12 e 15 anni rispetto a quello osservato nei partecipanti di età compresa tra 16 e 25 anni (1 mese dopo la seconda dose) era di 1,76 (IC 95%: 1,47-2,10). Gli autori dello studio – scrive ancora Ars Toscana – concludono che la somministrazione del vaccino BNT162b2 in un regime a due dosi a distanza di 21 giorni ad adolescenti di età compresa tra 12 e 15 anni è risultata sicura e immunogenica e ha determinato un’efficacia del vaccino del 100% contro Covid-19 nei 7 giorni dopo la somministrazione della seconda dose". Ars Toscana fa sapere che "sono in corso studi per valutare queste misure nei bambini più piccoli e in altre popolazioni speciali, come le donne in gravidanza".