Parte la ricerca ai finanziamenti. Porto Ercole, pronti i progetti per l’allungamento del molo

Lubrano: "Esclusi dai fondi del Pnrr, perché la precedente giunta non ne aveva fatto richiesta"

Parte la ricerca ai finanziamenti. Porto Ercole, pronti i progetti per l’allungamento del molo

Parte la ricerca ai finanziamenti. Porto Ercole, pronti i progetti per l’allungamento del molo

Si cercano finanziamenti per il molo di Porto Ercole e per le opere previste nel piano regolatore portuale. Occorrerebbero 20 milioni per tutti i lavori, ma il Comune si accontenterebbe di almeno 6 milioni per partire intanto con le opere più urgenti. Al Comune i soldi del Pnrr avrebbero fatto comodo per mettere in sicurezza il porto di Porto Ercole, compreso l’allungamento del molo frangiflutto per evitare che le mareggiate facciano ancora danni come si è verificato in passato.

"Abbiamo provato a chiedere fondi del Pnrr, ma senza risultato – spiega il vicesindaco Michele Lubrano –. Purtroppo la precedente amministrazione non ha chiesto nulla e quindi ci hanno detto che eravamo in ritardo. Appena entrati ci siamo mossi con il Governo, ma non è stato possibile. Quindi a breve andremo in Regione per cercare i fondi per mettere il porto in sicurezza. Abbiamo già il progetto pronto. Lo studio delle maree e gli altri calcoli sono già fatti, quindi se la Regione coprirà almeno 3 milioni di intervento lo stesso farà anche il ministero delle Finanze, dato che ci occorrono circa 6 milioni per effettuare gli interventi".

Sarebbe così possibile allungare il braccio frangiflutto. "La nostra richiesta è di allungarlo di 80 metri – dice Lubrano – ma ci hanno risposto che si potrà allungare di 60. Questo allungamento eviterebbe le mareggiate da sud sud-est all’interno del porto. Questo vorrebbe dire allungare la stagione, le barche andrebbero in acqua a marzo anziché a maggio e potranno restare fino a ottobre. E ci permetterebbe di mettere barche fino a 40 metri all’interno del porto, mentre adesso possono entrare massimo di 24. Cambierebbe l’economia e creerebbe posti di lavoro, con altre aziende e occupazione nel porto". Ci saranno poi altri interventi, "come lo spostamento del distributore di carburante, l’allargamento del braccio di sottoflutto e il banchinamento di altri 15 metri sotto la ex Cirio. Tutte cose previste dal piano regolatore portuale. Dobbiamo fare gli interventi entro il 2026, perché andrebbero ad essere toccati dei piccoli avanzi di capitolo di Pnrr". A breve invece si procederà con i lavori ai bagni pubblici sul lungomare: uno alla base del molo frangiflutto e l’altro in viale Strozzi al posto dell’ufficio turistico, che viceversa tornerà in piazza Roma come un tempo.

Andrea Capitani