L’Orto botanico Corsini si proietta nel futuro grazie ai fondi del Pnrr. Tra gli interventi previsti per i parchi e i giardini storici sul territorio di tutta la Regione, per i quali è stato stanziato un totale di 24 milioni, anche il bellissimo orto botanico di Porto Ercole sarà interessato da questi finanziamenti che ammontano a circa 960mila euro, che verranno sfruttati sia per il miglioramento di tutta l’area che per i progetti da portare avanti con scuole e università. "La somma da investire è già predeterminata – spiega il presidente Alessandro Corsini –. Siamo arrivati 36esimi in una graduatoria di circa 180 posti, grazie anche alle collaborazioni con le varie università come Roma, Firenze e Milano, l’orto botanico di Roma, il centro Crisba di studi delle piante esotiche a Grosseto, l’Orto Giusto di Orbetello che svolge un ruolo sociale importante. Molti di questi fondi saranno destinati ai progetti con questi soggetti, ma otterremo anche nuove piante per il giardino, terriccio per la sistemazione e dei nuovi muri a secco, ma anche potature e rimozione di alberi infestanti. La squadra del gruppo Mati Mati di Pistoia si occuperà, per circa un mese e mezzo, di questi lavori per mettere a posto il giardino. Abbiamo la responsabilità di mantenere lo scopo originale di Ricasoli". Il giardino è oggi un orto botanico con piante esotiche, ma lo diventerà ancora di più. "Sarà più interessante, un centro che porterà arte e cultura a Monte Argentario – prosegue Alessandro Corsini –. Un posto da visitare, migliorando anche il turismo. Abbiamo anche piante centenarie che risalgono alla fondazione del giardino. Quest’anno, con queste opere, vedremo il momento più importante sin dal 1868. Il progetto andrà avanti per i prossimi due anni". L’orto Botanico Corsini rappresenta uno dei più significativi esempi di giardini di acclimatazione istituiti in Italia nella seconda metà dell’800. Il parco nasce nel 1868 per volontà del generale Vincenzo Ricasoli, fratello di Bettino, che fu Presidente del Consiglio del neonato Regno d’Italia dopo Camillo Benso di Cavour. Giunse attorno al 1890 ad avere 1500 specie di piante rare e interessanti, provenienti da ogni parte del mondo. La collezione viene curata dall’Associazione Orto Botanico Corsini creata nel 2020 da Alessandro Corsini e dai suoi figli e ospita oltre 1300 alberi e arbusti appartenenti a circa 150 specie distribuiti su oltre 7 ettari. Andrea Capitani