"Organizzazione in linea con esigenze del reparto"

La direzione dell’Asl replica al sindaco di Sorano, Vanni, che aveva denunciato come il reparto di Medicina, a Pitigliano, forse privo di medico per ore

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"L’assetto organizzativo è in linea con le attuali esigenze assistenziali, sia per i ricoveri che per l’attività ambulatoriale".

Esordisce così il direttore D’Urso alla denuncia del sindaco di Sorano, Pierandrea Vanni, che aveva evidenziato come il reparto di Medicina dell’ospedale di Pitigliano potesse contare dalle 17 alle 8 sul solo medico del Pronto soccorso. Notizia peraltro confermata dalla stessa direzione Asl. "Tenendo conto delle difficoltà a reperire medici specialisti – prosegue l’Asl – nel reparto di Pitigliano l’attività è garantita dal direttore ad interim dell’Unità complessa, da medici internisti della Rete ospedaliera che per periodi di 15 giorni consecutivi garantiscono il servizio e dai medici del Pronto soccorso, che, dal 2015, assicuravano la copertura dalle 20 alle 8. Attualmente i medici del Pronto soccorso sono il riferimento dei pazienti ricoverati in Medicina interna già dalle 17, e così sarà fino al gennaio 2022 quando rientrerà in servizio un medico internista attualmente in congedo". Poi l’Asl ricorda come, nonostante l’attività svolta dal Petruccioli in ambito Covid, le prestazioni ambulatoriali siano state garantite e l’attività della Medicina interna mantenuta e svolta regolarmente. Questo vale anche per il centro di Medicina integrata, eccellenza e riferimento a livello regionale.

"Come per molti altri ospedali di prossimità simili al Petruccioli – prosegue D’Urso – a livello regionale e negli ultimi cinque mesi, si registra un calo dei ricoveri medici rispetto agli anni pre-Covid, dato che è alla costante attenzione della Direzione aziendale per individuare eventuali interventi. L’Azienda è consapevole che la situazione può e deve essere migliorata e per questo ha attivato tutte le risorse a disposizione mettendo in atto ogni possibile soluzione organizzativa per garantire continuità assistenziale e risposte adeguate. La situazione è costantemente monitorata e c’è il massimo impegno da parte della Direzione nel far fronte alle criticità e agli imprevisti emersi nel tempo, rispetto alla mancanza di medici, alla difficoltà di assegnare i professionisti a un ospedale di fondamentale importanza per la popolazione della zona, ma che a qualcuno può sembrare lontano e non per ultimo all’emergenza sanitaria da Covid, che ha imposto una ri-definizione del sistema, costata ulteriore impegno professionale e umano da parte di tutti". Poi l’appello finale al dialogo. "L’Azienda – chiude D’Urso – conferma, la massima disponibilità al dialogo tra le parti e la totale apertura al confronto con le istituzioni nella ricerca comune delle soluzioni migliori nell’interesse dei pazienti".

Alberto Celata