"Ora possiamo eleggere un nostro rappresentante"

Il segretario provinciale del Pd, Giacomo Termine, plaude alla scelta della segreteria nazionale per il posto nel listino assegnato a Marco Simiani

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di Alberto Celata

Grosseto

In casa del Pd c’è anche chi riesce a fare un sorriso in vista delle elezioni politiche, che, peraltro, si annunciano tutt’altro che facili per il partito di Enrico Letta. A sorridere sono, in primis, Marco Simiani, che è riuscito a strappare il secondo posto, dietro soltanto alla capolista, paracadutata da Roma, Laura Boldrini nel listino del proporzionale della Camera, ma anche il segretario provinciale del partito Giacomo Termine. Quest’ultimo non nasconde la propria soddisfazione per la candidatura di Marco Simiani, messo, dalla segreteria nazionale del Pd, in una posizione "eleggibile".

Segretario Termine è soddisfatto delle scelte romane?

"Da parte mia c’è grande soddisfazione, perché da parte di Roma è stata accolta la richiesta che non era solo la mia, ma di tutto il comitato provinciale del partito, ovvero di dare ad almeno un nostro rappresentante una posizione ‘eleggibile’. E il secondo posto nel listino del proporzionale alla Camera per Marco Simiani, è la dimostrazione che la direzione nazionale del partito ha accolto questa nostra richiesta. Aggiungo che anche i due candidati per l’uninominale, ovvero Enrico Rossi per la Camera, e Silvio Franceschelli per il Senato, sono due persone di grande spessore, che, se eletti, potranno dare un contributo vero al territorio, perché, pur non appartenendovi, lo conoscono in modo approfondito".

Luca Sani, invece, non è stato ricandidato, dopo 12 anni lascia il Parlamento.

"E di questo mi dispiace tanto. Luca ha rappresentato per la Maremma un sicuro punto di riferimento per tutto quanto il territorio e non solo per il popolo del centrosinistra. A questo si aggiunga che ha portato a casa risultati importanti, non ultimi quelli relativi alla geotermia.

Per questo la scelta di non ricandidarlo, da parte dei vertici nazionali del partito, è stata accolta da me con grande rammarico. Del resto sapevamo che la possibilità di aver candidati in posizioni eleggibili era legata alla scelta di un solo nostro rappresentante, e questa è ricaduta su Marco Simiani. E a proposito di Marco credo che la scelta di candidarlo sia stata anche un importante, e giusto, riconoscimento al grande lavoro da lui svolto in questi anni per il partito, sia a livello regionale che a livello nazionale".

Alla vigilia delle candidature si era fatto anche il nome dell’assessore regionale Leonardo Marras, anzi a dire il vero a ‘lanciarlo’ era stato lo stesso Governatore della Toscana, Eugenio Giani.

"Io credo che Giani abbia fatto il nome di Marras, perché, da un punto vista elettorale, Leonardo ha un grosso seguito, come hanno dimostrato le ultime elezioni regionali. Certo una sua possibile candidatura avrebbe provocato un vulnus per quanto riguarda il Pd maremmano, che in caso di candidatura, avrebbe perso un assessorato di peso in Regione. A quel punto, come Pd grossetano, avremmo preteso comunque un posto in giunta, in quanto rappresenta un importante presidio per il territorio. Fortunatamente questo tipo di problema è stato scongiurato e al tempo stesso è stato candidato Marco Simiani in una posizione, lo ripeto, sicuramente eleggibile. Per questo, come ho detto all’inizio, a parte il rammarico per Luca Sani, mi reputo soddisfatto per le scelte fatte dalla direzione nazionale del Pd".

Però, anche questa volta, la Maremma ha dovuto fare i conti con i ‘paracadutati’, nello specifico Laura Boldrini.

"Ma con la riduzione dei seggi la questione dei ‘paracadutati’ si è verificata, o si verificherà per chi ancora deve presentare le candidature, in tutti i partiti e in tutte le province. Del resto è un problema che c’è sempre stato e queste incursioni, stavolta, sono state ancora più evidenti. Come segretario provinciale non posso che prenderne atto, ma certo non apprezzo questa usanza"