Scoperti due operai edili in nero. Ristrutturavano una villa all'Argentario

Maxi multa e stop all’attività

I finanzieri bloccano il cantiere aperto per la ristrutturazione della villa

I finanzieri bloccano il cantiere aperto per la ristrutturazione della villa

Grosseto, 19 marzo 2019 -  Stavano  lavorando all’interno di un cantiere edile per la ristrutturazione di una villa lungo la fascia costiera dell’Argentario, ma i due operai stranieri non avevano alcun documento per poter essere impiegati. È quanto scoperto dalla sezione Navale di Porto Santo Stefano della Guardia di finanza durante un’attività di controllo del territorio in materia di prevenzione e contrasto al lavoro al nero e irregolare.

I due operai, di nazionalità romena e tunisina, erano intenti a lavorare, privi di qualsiasi regolarizzazione formale del rapporto di lavoro, sia sotto il profilo contributivo che assicurativo. Il datore di lavoro, un imprenditore edile, è stato pertanto segnalato all’Ispettorato territoriale del lavoro, con l’obbligo di regolarizzare i lavoratori per il periodo di lavoro prestato «in nero» e nei suoi confronti è stata comminata una sanzione che può arrivare a un massimo di 9.000 euro per ciascun operaio. Sanzioni che potrebbero essere comminate per ogni operaio che risultasse a «nero», ovvero non regolare con i contratti di lavoro.

Proposta anche la sospensione dell’attività imprenditoriale del cantiere che si trova all’Argentario. L’attività che è stata iniziata dalla Guardia di finanza, documenta dunque il costante impegno della componente aeronavale della Guardia di finanza nella lotta alle condotte costituenti una minaccia per l’economia legale e, in particolare, agli illeciti nel settore dello sfruttamento della manodopera irregolare, e nel contrasto verso quei comportamenti in grado di minare la sana e leale concorrenza tra gli operatori, in danno degli imprenditori che rispettano le regole del mercato.