Oggi si chiude l’esperienza dei Vincenziani al Sacro Cuore Arrivano i padri Guanelliani

Con oggi si chiude, dopo quasi 80 anni, la presenza dei padri Vincenziani a Grosseto. I primi due religiosi giunsero in Maremma nel 1948 svolgendo, da allora, un servizio pastorale ininterrotto. Nel corso dei decenni si sono succeduti vari religiosi, alcuni dei quali hanno inciso in maniera significativa anche nella vita pastorale diocesana.

Attualmente i padri erano tre: padre Egidio Stefani è stato assegnato come vice parroco ad una parrocchia di Palermo retta dai Vincenziani; padre Vittorio Pacitti sarà trasferito a Firenze, mentre padre Giancarlo Silveri, da cinquant’anni a Grosseto, resterà momentaneamente in città, in una struttura privata, col permesso dei superiori della sua Provincia religiosa.

La comunità del Sacro Cuore accoglie, ora, l’arrivo di coloro che subentreranno nella guida della parrocchia: i padri Guanelliani. Saranno tre i religiosi a servizio della parrocchia di via della Pace. Sarà parroco don Santino Maisano, originario della Puglia dove attualmente svolge il suo ministero. Con lui don Giovanni Russo, fresco di ordinazione sacerdotale e, da settembre, don Kaspar Maria Paulraj, originario dell’India. Il 29 luglio con la benedizione del Superiore generale e di alcuni sacerdoti del Seminario teologico di Roma, don Santino e don Giovanni sono partiti alla volta di Grosseto.

"Ai Vincenziani – dice il vescovo Rodolfo, amministratore apostolico di Grosseto – dico un grazie enorme, a nome anche dei miei predecessori, perché questa Chiesa ha beneficiato del loro carisma e del loro zelo apostolico non solo nella parrocchia del Sacro Cuore, ma anche in altri settori della pastorale diocesana. La scelta compiuta dai Superiori, pur comprensibile a motivo del continuo calo di vocazioni, umanamente ci addolora e ci impoverisce. Tuttavia ringraziamo Dio del bene compiuto attraverso i vincenziani e perché compensa questa perdita con l’arrivo di una nuova comunità religiosa, che accogliamo con entusiasmo, perché di questi tempi è davvero raro che Ordini e Congregazioni accettino la sfida di aprire una nuova presenza. Ai fedeli della parrocchia del S. Cuore chiedo di dare il meglio di loro per facilitare l’inserimento dei nuovi sacerdoti".