Sta per tornare a suonare la campanella: le cartolibrerie, da sempre, hanno avuto un ruolo fondamentale soprattutto per quanto riguarda la vendita dei libri. Ma i rincari si sono fatti sentire e hanno rallentato un po’ le vendite.
Le cartolibrerie non intendono mollare. "La vendita procede a rilento – spiega Monica Bossi, titolare di "Cartolandia" –. Siamo un po’ in ripresa ma nulla di rilevante. Per ora, gli acquisti degli zaini e del materiale scolastico sono fermi. Ormai sono un po’ di anni che si verifica questa flessione, soprattutto per l’aumento dei prezzi. Ora stiamo lavorando con i libri che sono arrivati a costare circa 25 euro".
"Questo calo delle vendite – dice Gabriele Niccolai, titolare della cartoleria "La pergamena" – c’è addirittura da prima del Covid. La diminuzione è dovuta soprattutto dal mutare del commercio e dal mercato online. In più, i grandi magazzini e i supermercati sono sempre più potenti e riescono a fare degli sconti sui libri che noi purtroppo non siamo in grado di fare".
"Ma, a influire – aggiunge –, c’è anche la crisi economica che sta colpendo sempre di più le famiglie e con gli aumenti dei prezzi e delle bollette c’è più attenzione a comprare la merce. Un tempo, a settembre, la gente comprava quattro matite e due astucci mentre ora compra solo un astuccio e una matita. Ora come ora, c’è più movimento per quanto riguarda il ritiro dei libri scolastici che, nonostante i vari costi, è sempre in linea con gli altri anni. Una cosa che ho notato è che la foderatura dei libri, nonostante costi un pochino di più, è sempre ben richiesta".
"La vendita di zaini e diari è calata – chiude –, mentre per quanto riguarda i quaderni, la vendita è sempre stabile. Purtroppo anche sotto questo aspetto i vari supermercati con i loro sconti hanno sempre la meglio e giustamente le famiglie con più di un figlio vanno a cercare il risparmio".
Steven Santamaria