Mozione di sfiducia al sindaco

Documento presentato da alcuni consiglieri. Coppi: "Tento il dialogo"

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La mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Maurizio Coppi, presentata da 6 consiglieri di due gruppi consiliari "Insieme per il Bene Comune" e "Insieme senza Barriere", non nasconde strategie: a Castell’Azzara, la maggior parte dei consiglieri vuole che il sindaco si dimetta. All’orizzonte? Lo spettro del commissario straordinario fino a fine legislatura. Ciò vorrebbe dire solo attività di ordinaria amministrazione. Intanto per Coppi, sostenuto dal vicesindaco Massimiliano Nannoni, Michela Merli e Beatrice Tenci, si presentano due alternative. La prima è portare la mozione di sfiducia al voto, oppure riallacciare un dialogo con i consiglieri per capire i reali intenti e provare a evitare il commissariamento. "Il regolamento dice – commenta Coppi – che ho dieci giorni in cui non posso fare niente. Io approfitterò per cercare un dialogo. Proverò, insieme a chi mi sostiene, a capire se ci sono, seppur minimi, spiragli per aprire una trattativa. Farò di tutto perché non arrivi il commissariamento, sarebbe fortemente penalizzante per il nostro Comune"

"La normativa – si legge nella mozione – prevede che la mozione di sfiducia al sindaco sia motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei Consiglieri assegnati e per essere approvata, deve essere votata favorevolmente dalla maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio Comunale. In caso di approvazione, ne consegue che il Consiglio, il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica e si procede allo scioglimento del Consiglio dai sensi di legge".