Grosseto: morto in ospedale dopo una serie di emorragie, 10 indagati

Prosegue l’indagine, martedì l’autopsia sul corpo di Roberto Santoni

Ospedale (foto di repertorio)

Ospedale (foto di repertorio)

Grosseto, 7 marzo 2019 -  Sarebbero dieci gli indagati con l’accusa di omicidio colposo per la morte dell’uomo di 65 anni avvenuta nella tarda mattinata di sabato all’ospedale Misericordia di Grosseto. Il sostituto procuratore Valeria Lazzarini, che è titolare dell’inchiesta, avrebbe spedito le notifiche a tutte le persone che potrebbero essere coinvolte nel decesso dell’uomo. Si tratta di personale sanitario dell’ospedale Misericordia, in pratica, tutti coloro che hanno avuto a che fare con Roberto Santoni fin dal giovedì scorso il giorno dell’arrivo al Pronto soccorso dell’ospedale cittadinoa. Il sostituto procuratore Lazzarini dovrebbe anche aver fissato la data dell’accertamento tecnico, molto probabilmente l’autopsia, che dovrebbe svolgersi martedì prossimo all’ospedale Misericordia.

Gli avvisi di garanzia sono quindi un atto dovuto, perché ciascuno possa eventualmente nominare un esperto di propria fiducia che assista all’esame disposto dal magistrato.

L’uomo, Roberto Santoni, 65 anni, è infatti morto dissanguato nella tarda mattinata di sabato scorso dopo tre giorni di agonia. Sono stati i familiari a presentare un esposto alla Polizia per sapere come mai l’uomo, dopo due giorni dal ricovero, è morto a seguito di un peggioramento così repentino. Sono stati infatti il figlio di 28 anni e la compagna a sporgere denuncia per omicidio colposo. I familiari, assistiti dagli avvocati Thomas Vignoli e Simone Falconi, sono arrivati sabato all’ospedale Misericordia e hanno trovato il padre morto. L’uomo era stato ricoverato in nefrologia giovedì dopo essere arrivato al Pronto soccorso a seguito di perdite emorragiche che si susseguivano da qualche ora. La sua salute è peggiorata ora dopo ora progressivamente e venerdì durante la notte le sue condizioni sono precipitate tant’è che sabato nella tarda mattinata, quando il figlio e la compagna sono arrivati al Misericordia, l’uomo era già deceduto da qualche ora. I due legali hanno comunque già nominato il loro consulente che dovrà assistere all’accertamento tecnico preventivo (probabilmente l’autopsia, ma non si esclude nulla al momento): si tratta del dottor Tommaso Guerrini.

Anche la Asl aveva avviato tutte le procedure interne per verificare l’accaduto ma ha ritenuto anche di fare alcune precisazioni. «Il signor Santoni – ha scritto l’Asl –, aveva un quadro clinico generale estremamente complesso che aveva difficoltà ad accettare. Si è presentato al Pronto soccorso per lieve perdita emorragica, collegabile a una patologia di cui già soffriva, ma peggiorata da ulteriori problemi di coagulazione del sangue. Dopo i dovuti accertamenti, i risultati delle analisi hanno rivelato un emocromo nella norma. D’altra parte, i sanitari, avendo rilevato, durante gli stessi controlli, un ulteriore peggioramento dell’insufficienza renale cronica di cui il signore soffriva da tempo, hanno ritenuto opportuno ricoverarlo nel reparto di Nefrologia, dove è stato stabilizzato».