Morellino, previsioni ottime "Senza vendemmia anticipata"

Sergio Bucci, direttore della Cantina dei Vignaioli, è fiducioso. "I rilievi ci danno indicazioni confortanti"

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Vendemmia anticipata di una o due settimane? Anche no. In alcune zone della Maremma, come accade al podere ’La Pace’ di Massa Marittima di cui diciamo nell’articolo accanto, effettivamente si è già iniziato a raccogliere le uve bianche, ma in molte altre parti il quadro climatico è così fluido che sta rallentando quella che era stata la previsione di Coldiretti Toscana. L’associazione di categoria, infatti, aveva parlato di una vendemmia in anticipo di almeno una settimana, con un calo di produzione attorno al 10% ma con una qualità comunque buona. Se per quanto riguarda la perdita in termini di quantità e il mantenimento della qualità le previsioni di Coldiretti risultano verificarsi al cento per cento in maniera omogenea su tutto il territorio della provincia di Grosseto, salvo alcuni piccoli discostamenti che non ne inficiano la validità, riguardo alle operazioni di raccolta il quadro maremmano è più variegato. Si prenda a riferimento il caso del Morellino di Scansano.

"Il contesto microclimatiche nelle vigne è in continuo mutamento – dice Sergio Bucci (nella foto), direttore della Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano –. Abbiamo fatto un gran parlare di vendemmia anticipata, ma nell’ultima riunione con gli agronomi abbiamo visto che questa eccezionale ondata di caldo, almeno per quanto ci riguarda, non sta accelerando il grado di maturazione delle uve. In quasi tutti i vigneti, soprattutti quelli a quote più basse le vigne non hanno acqua ’ai piedi’, ovviamente, e le uve non sono giunte a completa maturazione. È scattato un meccanismo naturale di autoprotezione nella pianta, che trattiene in sé, amministrandola, l’acqua che era riuscita a prendere nei mesi passati. E’ come se le vite si chiudessero a riccio per resistere alle avversità meteorologiche in questo caso rappresentate da siccità e gran caldo. Sicché tutta quella fretta che avevamo ipotizzato dovesse necessariamente portare a una vendemmia anticipata di un paio di settimane, al momento non c’è più".

"Fra l’altro – prosegue ancora Sergio Bucci – le ultime piogge, seppur brevi e di forte intensità, hanno comunque bagnato i vigneti in collina e questa circostanza porta un ulteriore mutamento del quadro generale che dunque dovrà essere rivisto. Personalmente credo che subito dopo Ferragosto, con ogni probabilità già il 17 o il 18, potremo iniziare a raccogliere le uve per lo spumante, poi la settimana successiva potremo programmare la vendemmia vera e propria. Quest’anno avremo sicuramente un calo di produzione del 10%, ma a livello qualitativo le misurazioni effettuate ci fanno stare tranquilli".

Andrea Fabbri