Monito del direttore Asl "App Immuni e regole"

Il direttore generale dell’azienda preoccupato per il contagio crescente "Ciascuno deve fare la propria parte: noi siamo pronti, ma servono i cittadini"

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L’Asl Toscana Sud Est lancia un appello che se non è un allarme, poco ci manca. Il direttore generale Antonio D’Urso di fronte ai numeri che crescono anche in Maremma ha sentito il bisogno di richiamare tutti a "una forte coesione tra società civile, istituzioni, sistema sanitario". D’Urso è un medico e dal suo punto di vista osserva che il dibattito attuale è più concentrato sulle ripercussioni economiche della pandemia che non sugli effetti diretti sulla salute delle persone. Da qui la ragione del suo intervento che si regge su due punti fondamentali. Il primo: il tracciamento. D’Urso rivolge un appello accorato ai cittadini affinché scarichino l’App ’Immuni’. "Si tratta di un vero strumento di difesa e autodifesa soprattutto in una fase come questa della diffusione del contagio: in presenza di un numero così alto di contagi – afferma D’Urso – la app Immuni consente il tracciamento più capillare possibile". Il secondo pilastro dell’intervento del direttore generale dell’Asl è, appunto, la coesione tra società e istituzioni. Queste ultime sono chiamate "a far rispettare le regole previste dai decreti del Presidente del Consiglio e dalle ordinanze della Regione Toscana". "L’Asl – ribadisce D’Urso – è assolutamente disponibile ad ogni forma di collaborazione. Fondamentale è che in ogni ambito si applichino in maniera rigida ogni singola prescrizione normativa. Non rispettarle o non farle rispettare contribuiscono oggettivamente alla diffusione del Covid". "Nella provincia di Grosseto – continua ancora il direttore – a ieri (martedì , ndr) avevamo 570 positivi di cui 81 in attesa di conferma, 29 ricoverati e 433 in isolamento domiciliare. Sono dati che possono preoccupare. Comprendo che l’atteggiamento nei confronti del Covid sia cambiato rispetto a primavera e che adesso molta attenzione sia dedicata, anche giustamente, ai temi economici, ma la difesa della salute è tornata ad essere un tema essenziale per tutti: non solo per l’Asl ma anche per i singoli cittadini e per i Comuni. Noi siamo pronti ad affrontare un ulteriore aggravamento dell’emergenza con tutte le iniziative che servono, ma se al di fuori dell’ospedale, non ci sarà il rispetto delle regole, non sarà possibile una riduzione dei contagi e il loro possibile dilagare sarà responsabilità di tutti".

anfa