"Molto bene l’Amiata innevata Ora interventi organici alla viabilità"

Renzo Verdi (Asea) chiede un coordinamento per migliorare la gestione degli afflussi degli sciatori

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Asea (Associazione per lo sviluppo economico del Monte Amiata) e guidata da Renzo Verdi chiede una gestione meno caotica della viabilità di montagna e invita l’Amiata a compattarsi. "Dopo aver agognato la manna bianca dal cielo per almeno due mesi, finalmente dal fine settimana passato la neve c’è. Ma – spiega l’associazione – quello che per altri territori rappresenta una benedizione, da noi diventa fonte di problemi. Le carenze sono tante. Da una gestione della viabilità, caotica, al limite della decenza. Senza criterio, senza coordinamento e senza rispetto dell’ambiente, alla proposta sciistica non qualificabile, con ancora una difformità di gestione tra i due versanti. Infine – continuano – una carenza informativa che non consente di fare programmi per nessuno". Asea propone: "Vogliamo ribadire – proseguono – la necessità di un confronto ‘amiatino’ fra Amministrazioni e operatori (tutti), nel quale venga ridisegnata un’idea di sviluppo turistico dell’Amiata. L’Amiata è il nostro territorio, e vogliamo che sia una, politicamente, socialmente, dal punto di vista sanitario ed economico". Poi l’associazione ripropone l’idea, già contenuta nel "patto per l’Amiata". "Alla base della rivoluzione invernale c’è l’acquisizione da parte della Regione di tutti gli impianti di risalita - ribadiscono -. Una società pubblicoprivata, in cui anche gli imprenditori amiatini, supportati da più consistenti partner che operano nel territorio, potrebbero rendersi coprotagonisti, al fianco della Regione, di una gestione razionale e contemporanea delle infrastrutture di risalita che sia volàno per l’industria turistica". Per quanto riguarda la viabilità in montagna, Asea immagina la creazione di parcheggi scambiatori nei paesi del cono, gestiti da una applicazione specifica. "Quello che ci proponiamo – concludono – è ricollocare nell’immaginario collettivo l’Amiata come luogo di rigenerazione di sé stessi".