"Ti spacco la faccia e ti vengo a prendere a calci. Vengo lì e ti faccio fuori". Questo era il tono delle minacce che proferiva alla moglie dopo che la donna, difesa dall’avvocato Thomas Vignoli, aveva denunciato i soprusi che era costretta a subire da anni. L’uomo, 59 anni, campano ma residente a Grosseto, con precedenti specifici, dopo essere stato condannato dal Tribunale di Grosseto, ha visto confermare la condanna anche dalla Corte di Appello. Nel 2016 la donna aveva chiamato la madre, sconvolta, raccontando che il marito l’aveva aggredita. Dopo la telefonata della figlia alla madre, l’uomo se ne era andato da casa senza poi ritornare mai più mentre la moglie aveva chiamato i carabinieri. Ma da quel momento era iniziata una specie di odissea per la famiglia: l’uomo non aveva mai pagato gli alimenti né per la moglie né per le due figlie, una delle quali minorenne. Ma la cosa non era finita qui: saputo delle denunce a suo carico aveva telefonato alla moglie minacciandola pesantemente anche di morte. Ecco che anche la Corte di Appello di Firenze, alla quale l’uomo si era rivolto dopo la condanna in primo grado del tribunale di Grosseto, lo ha condannato proprio per quelle minacce. Il giudice ha confermato, in appello, la condanna: l’uomo dovrà pagare duemila euro più 700 di spese legali per il processo e per gli avvocati che hanno portato avanti la causa.