Orbetello, infuria la polemica. Mascherine non distribuite

Il Pd: "Il Comune ha rifiutato 74mila dispositivi offerti dalla Regione" Il sindaco: "Sono pochi, durerebbero 3 giorni e non abbiamo personale"

Mascherine (foto archivio)

Mascherine (foto archivio)

Orbetello, 6 novembre 2020 - Il Comune di Orbetello rifiuta 74mila mascherine messe a disposizione dalla Regione. Il Pd presenta un’interpellanza al sindaco per capire i motivi di questo gesto, in un momento in cui le mascherine sono obbligatorie per legge e i cattadini devono acquistarle con i propri soldi. Il sindaco spiega che 74mila mascherine sono troppo poche per mettere in piedi un sistema di distribuzione e che il Comune di Orbetello accetterà le mascherine, gratuite, dalla Regione solo se ne arriveranno di più. Ed è subutio bufera.

"I cittadini di tutti gli altri comuni avranno le mascherine della Regione – attacca il capogruppo di minoranza, Luca Aldi – purtroppo non quelli di Orbetello, perché il nostro Comune le ha rifiutate, dato che non è in grado di distribuirle". Il Pd, insieme al consigliere del M5S, Alfredo Velasco, chiede quindi al sindaco per quale motivo il Comune non sia in grado di distribuirle, come avviene in tutti gli altri comuni.

"La nostra amministrazione – spiega il primo cittadino, Andrea Casamenti – ha fatto una consegna diretta alla popolazione delle mascherine della Regione ad aprile, nel periodo peggiore di emergenza, quando le mascherine non si trovavano da nessuna parte, bloccando l’ente comunale per venti giorni. Mascherine che sono però durate appena due-tre giorni. In quell’occasione tutta la maggioranza si è messa a disposizione imbustando migliaia di mascherine e consegnandole insieme alle associazioni di volontariato locali che hanno svolto un lavoro eccellente. Il Comune è disponibile a consegnare direttamente il materiale della Regione e al posto della Regione se il quantitativo potrà durare almeno un mese e non tre giorni".

Insomma, per prendersi la briga di distribuirle, il Comune pretende che le mascherine siano molte di più. "L’ente comunale – afferma il sindaco – non può essere distolto da tante importanti attività amministrative e legate proprio al Covid. Se ci inviassero un quantitativo di qualche centinaia di migliaia di mascherine in una unica soluzione potremmo pensare noi direttamente alla consegna. Una confezione unica da 50 mascherine a cittadino". Come prevedibile, la decisione non è passata inosservata e sui social si moltiplicano i messaggi. C’è chi fa notare che gli altri Comuni hanno saputo organizzarsi attraverso il terzo settore, senza dover mobilitare i consiglieri comunali a imbustare e consegnare le mascherine. I rapporti con la Regione e la nuova giunta di Giani evidentemente non partono bene, ma qui si tratta di un argomento sul quale la polemica politica non dovrebbe entrare. Secondo il sindaco si tratta solo di problemi organizzativi, per la minoranza è un atto grave. Riccardo Bruni