Marini: "Zona rossa ad Arcidosso? Per ora non ci sono i presupposti"

Migration

"Al momento non ci sono i presupposti per estendere a tutta la cittadinanza le limitazioni alla libertà di movimento che deriverebbero dal passaggio alla zona rossa". Con queste parole il sindaco di Arcidosso, Jacopo Marini allontana l’ipotesi di una possibile zona rossa ad Arcidosso. Il primo cittadino amiatino fa sapere che la situazione relativa al focolaio di Covid che ha interessato in particolare i braccianti agricoli della comunità bengalese è sotto controllo. La situazione è costantemente monitorata da un coordinamento che ha interessato anche la Prefettura e i 2 comandi provinciali della Finanza e dei Carabinieri. Attraverso una costante condivisione di dati con la Compagnia dei Carabinieri e la polizia municipale vengono effettuati controlli nelle residenze delle persone in quarantena e sui pulmini che trasportano questi lavoratori sui luoghi di lavoro, alla partenza e al rientro. Le quarantene riguardano sia i casi positivi che i contatti stretti e questi elenchi vengono quotidianamente forniti dall’Amministrazione comunale alle forze dell’ordine locali. Nella prima attività di screening sono stati coinvolti 80 cittadini stranieri i cui nomi sono stati forniti dai titolari delle aziende agricole del territorio e l’Asl si è resa inoltre disponibile a farne un altro a stretto giro. Marini nei giorni scorsi ha incontrato i titolari delle aziende e a loro ha chiesto di far rispettare le quarantene imposte. "Mi preme sottolineare – ha detto Marini - che tutti i controlli effettuati fino ad oggi dai Carabinieri hanno confermato il pieno rispetto dell’isolamento da parte dei braccianti". La situazione attuale desta preoccupazioni ma vedere la collaborazione di alcuni consiglieri d’opposizione facilita le attività. "Apprezziamo – conclude – l’atteggiamento del gruppo Insieme per Arcidosso che si è dimostrato disponibile a dare una mano cercando di condividere, anche in questa occasione, soluzioni positive ai problemi della nostra comunità".