Legambiente. “No alla riapertura dell’inceneritore di Scarlino"

Secondo l'associazione ambientalista infatti la riapertura sarebbe scelta insostenibile e incompatibile con lo sviluppo ambientale e turistico della Maremma

Angelo Gentili di Legambiente

Angelo Gentili di Legambiente

Grosseto, 19 agosto 2018 - Legambiente dice "no" alla riapertura dell'inceneritore di Scarlino. “Ribadiamo il nostro no alla riapertura dell’inceneritore di Scarlino. Siamo davanti ad una scelta insostenibile e totalmente incompatibile con lo sviluppo ambientale e turistico della Maremma. Quello di Scarlino è un impianto obsoleto, la sua riapertura traccia una strada sbagliata. La strada da percorrere è quella dell’’economia circolare e della raccolta differenziata spinta e abbandonare l’ipotesi della termovalorizzazione e disegnare un percorso di sviluppo diverso per l’area industriale di Scarlino-Follonica, che ponga al primo piano tutela ambientale, salvaguardia della salute dei cittadini e sviluppo sostenibile". In una nota Angelo Gentili, segreteria nazionale di Legambiente da Festambiente , ribadisce il No alla riapertura dell’inceneritore di Scarlino. Secondo Legambiente infatti la riapertura sarebbe una scelta insostenibile e incompatibile con lo sviluppo ambientale e turistico della Maremma. "Lo sosteniamo da tempo gli investimenti per uno sviluppo sostenibile di questo territorio sono incompatibili con la presenza dell’inceneritore - spiega Gentili -, che tra l’altro con molta probabilità smaltirebbe rifiuti che provengono da altre parti della Toscana. La Maremma deve e vuole invece puntare su turismo sostenibile, agricoltura di qualità e forte tutela ambientale. In questo contesto non è possibile la presenza dell’inceneritore, un’ipotesi che ha ancora meno senso visto la contrarietà di tutti i sindaci e delle popolazioni di questo territorio.”