Se ci sono molti giovani aperti e a favore di queste novità, ci sono molti grossetani più anziani che non ci pensano proprio a voler dare una chance a nuovi prodotti. "Io sono favorevole soltanto alla farina ‘00’ e a nessun’altra – commenta Franco Fanciulli –. Un patrimonio culinario importante come quello italiano non può farsi scavalcare da queste popolazioni che vogliono insegnarci a mangiare quando dovrebbero soltanto imparare da noi. Ma da quando in qua in Asia mangiano meglio di noi. Qui, se ci sono degli insetti in cucina, provvediamo alla disinfestazione. Non ci penso nemmeno a mangiare delle blatte o robe simili". "Io non approvo questa cosa – continua Franco Fanciulli – la farina di insetti non si può sentire. Ma perché mai dovremmo mangiarli? Non sono fatti per essere mangiati. Un tempo lavorare la farina era una cosa seria e che richiedeva del tempo per la lavorazione. Non può essere fatta con la prima cosa che capita. Un bel campo di grano non può essere messo a paragone con delle blatte. Arriveremo a mangiarci una pagnotta di grilli così. Ci manca solo questo. Tutti i giovani sono favorevoli a tutte queste cucine, ma io ricordo, quando eravamo giovani noi, che i nostri sapori genuini non li batteva nessuno". Viviamo nel pieno della globalizzazione e delle culture che si intrecciano. In Italia, i giovani sono abituati a mangiare giapponese, cinese, indiano e sono pronti anche a questo ulteriore passo. Ma la controparte più anziana preferisce rispettare quei canoni tradizionali del nostro Paese, che del resto, da sempre hanno fatto invidia a tutti. S.S.