La strada Amiatina, finalmente i lavori

Il presidente dell’Unione dei Comuni sottolinea come serva maggiore attenzione nei confronti di un’arteria fondamentale

Strada Provinciale 160? Niente affatto, per il presidente dell’Unione dei Comuni dell’Amiata grossetano, Daniele Rossi (nella foto) anche sindaco di Seggiano, questa strada si deve continuare a chiamare ex Strada Statale 323 e ribadisce che non è, né una bizza né una questione di nostalgia, ma un primo passo per far capire l’importanza che ha questa strada per il traffico su gomma. Già in occasione dell’ultimo incontro di Asea (due weekend fa a Saragiolo), Rossi si infuocò quando la discussione dirottò sul tema della viabilità. Oggi si ripete e ribadisce. "È da anni che mi sto battendo perché insieme agli altri sindaci si riesca a fare squadra e ribadire che la ex Ss 323 merita più rispetto – commenta –. Oggi il tratto che collega Arcidosso a Seggiano e che attraversa Castel del Piano è messo male". La ex Ss323, nota anche come strada statale Amiatina ed ora strada provinciale 323 del Monte Amiata (SP 323) in provincia di Siena e strada provinciale 160 Amiatina in provincia di Grosseto, è una strada provinciale che si sviluppava attraversando la provincia di Grosseto e quella di Siena. Nasce in provincia di Siena, distaccandosi dalla Cassia e dopo le insidiose curve amiatine, scende fino al comune di Magliano in Toscana, dove si innesta sulla ex strada statale 74 Maremmana. Una strada che tutt’oggi è transitata da turisti e pendolari che dalla Maremma si devono spostare sull’Amiata e viceversa e che in passato è stata fondamentale anche per altri scopi. Ad esempio, in occasione dell’alluvione di Grosseto del 4 novembre 1966, che rese impraticabile la strada statale 1 Via Aurelia, la Ss 323 fu utilizzata dalle autocolonne di veicoli militari anfibi come percorso alternativo per raggiungere il capoluogo. "Non solo i pendolari che comunque rappresentano una bella fetta di traffico quotidiano, ma sulla ex SS323 – prosegue – viaggiano anche i turisti. Questa strada ad esempio permette di raggiungere le più blasonate località turistiche della Maremma". Rossi dunque invita i colleghi sindaci che vedono i propri comuni essere attraversati dalla storica "Amiatina" di fare massa critica e tutti insieme, avanzare richieste di interventi agli enti preposti. L’ente provinciale da canto suo, si trova a gestire una rete viaria ampia e a tratti dissestata, molti gli interventi da fare anche sulla 160 Amiatina. "Nei prossimi giorni – ha ricordato la Provincia – partiranno i lavori previsti in un unico appalto da 550mila euro, sulle strade provinciali 4 Pitigliano –Santa Fiora; sulla 56 San Donato e 160 Amiatina".

Nicola Ciuffoletti