Nelle ultime settimane sull’Amiata è stato registrato un buon numero di visitatori. Non tutti sono sciatori, anzi, in realtà chi scia è appena una minima parte. Dati alla mano, delle decine di migliaia di turisti e visitatori che scelgono l’Amiata, soprattutto nel weekend, uno su dieci scia gli altri vengono per altre attrazioni. È indubbio dunque che lo sci come attrazione turistica funzioni, ma la neve di per sé ancora di più. "Dall’analisi dei dati emerge che il sabato e la domenica – dicono gli operatori del territorio – abbiamo una persona su dieci che fa lo skipass e scia. Il 90% dell’afflusso vive l’escursione come d’estate la gita al mare con passeggiate, aria buona, slittino, divertimento all’aria aperta per i bambini, buona cucina. Insomma un momento di relax in mezzo alla natura con l’esperienza della neve. Questo significa che con la scusa dello sci si mette in moto un meccanismo economico virtuoso che, a cascata, garantisce migliaia di presenze". Anche le presenze settimanali, rispetto ai precedenti inverni, sono pressoché raddoppiate e sempre con tanta gente che vuol vivere la montagna come un’esperienza e non solo come sci. Le tessere plurigiornaliere (vendute in settimana e di solito a chi utilizza strutture ricettive del territorio) hanno avuto incrementi percentuali a due cifre. "I progetti di sviluppo dei prossimi anni – commentano gli operatori – dovranno tenere conto di questo nuovo e più sostenibile approccio al sistema montagna". L’idea di Amiata che molti operatori hanno in testa è quella di una montagna dove è ottimizzato al massimo l’uso dell’area sciabile, limitandone gli sprechi e rendendo fruibile quello che serve, restituendo al territorio quelle aree che oggi ospitano impianti inutilizzati. "Bisogna continuare a puntare – proseguono – sui servizi e sul decoro urbano del territorio". Tradotto: investire in consolidamento di quello che c’è e quindi rinnovare impianti, piste a norma e i sistemi di innevamento, sicurezza e comunicazione. Al fianco di quello già presente c’è chi ci vedrebbe bene nuove tipologie di investimento che rispondano alle esigenze del nuovo trend turistico. Le idee di nuove proposte per il futuro potrebbero riguardare neve park, zone ludiche in sicurezza, bagni, parcheggi e sentieri per ciaspole. Nicola Ciuffoletti