"La Maremma, terra fertile tra mercati e finanza"

Questo il titolo del talk oggi in programma alle Terme Marine Leopoldo II. Ospiti. Federico Vecchioni (Bonifiche Ferraresi) e Pompeo Farchioni (Farchioni Olii)

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"La Maremma, terra fertile, tra mercati e finanza" : tema affascinante come la storia di questa terra oggi davvero fertile, ma che fino ad ieri, considerando il calendario della storia, neppure esisteva. Da un acquitrino malsano le mani miracolose dei bonificatori di qualsiasi epoca, dei nostri braccianti, dei futuri agricoltori, delle vittime che hanno stimolato il lavoro in condizioni disumane, "carretta, piccone e pala", di migliaia e migliaia di disgraziati, ha dato i frutti che oggi si vedono. E la Terra fertile, neppure Promessa, perché santi in Paradiso ne abbiamo avuti sempre pochi, è diventata la Maremma di oggi, non più amara ma dolce, non più da punizione ma dove si viene magari per raccomandazione. Una terra, e continueremo a scriverlo, da orgoglio di appartenenza e di rispetto per il passato che ci ha forgiati e che ci ha lasciato bellissime e affascinanti tradizioni. E questo non va dimenticato. L’agricoltura è sempre stata un riferimento per tutta la nostra gente che ha conosciuto bene l’economia di sussistenza.

Settanta anni fa "la Riforma Agraria – ha detto e scritto Vincenzo Gesmundo, segretario generale della Coldiretti – fu una grande operazione di democrazia economica" ispirata da Paolo Bonomi e realizzata dal governo De Gasperi con Amintore Fanfani e Antonio Segni. La ricordiamo come la più grande redistribuzione di terre, nota come Ente Maremma. Cambiò il volto del nostro territorio, riportò la speranza in tante famiglie che, a pochi anni dalla fine della guerra, si trovarono a gestire, una loro azienda, piccola ma con la necessità di mantenersi e fare un bilancio. Da allora molte cose sono cambiate, certamente in meglio, nonostante le complicazioni dovute al cambio di ruolo e di mentalità, alle tecnologie, certo di aiuto ma costose e di non facile applicazione.

Ripercorrere oggi alle 18.30 alle Terme Marine Leopoldo II, questa storia affascinante e quasi "romantica", con Federico Vecchioni, amministratore delegato di Bonifiche Ferraresi e Pompeo Farchioni, presidente della Farchioni Olii, bisnipote del fondatore Luigi, che nel 1920 sposò la possidente agricola e terriera Ines Valentini, e su un terreno di proprietà di quest’ultima, a Giano dell’Umbria, dette vita a quella che è diventata, nel settore alimentare, una delle principali realtà rappresentate in Bonifiche Ferraresi, l’unica e la più grande società del settore primario quotata in Borsa. Si partirà dalla storia per arrivare all’attualità, alla cronaca di tutti i giorni, al momento, superata anche l’agricoltura 4.0, di guardare al futuro e di fare scelte che richiedono senso di responsabilità, adesione convinta ai progetti di qualità, di eccellenza che anche oggi alle Terme saranno proposti da personaggi che continuano a guardare al nostro Paese come ad uno dei “padri di vocazione” dell’agricoltura europea. E alla Maremma come un riferimento esemplare.

Oggi purtroppo la società civile, la società commerciale e la società politica non interagiscono come dovrebbero. E’ un grande problema dell’Italia. La crisi? Avrà sbocchi positivi. In greco la parola significa cambiamento, transizione e anche crescita. Non stiamo precipitando, ma siamo in un momento di passaggio che può essere importante.

E oggi alle Terme Marine Leopoldo II, Federico Vecchioni e Pompeo Farchioni affronteranno l’argomento, partendo proprio dalla Maremma, una terra fertile, tra finanza e mercati. Come sempre il talk si sbolgerà nel rispetto delle norme anti-Covid, l’ingresso e il parcheggio saranno gratuiti. Quindi da non mancare proprio l’appuntamento di oggi, anche perché sarà l’ultimo talk show alle Terme Marine e quindi la direzione e il gruppo Berti, gli ospiti, grazie ai sommeliers grossetani, potranno brindare al futuro della nostra terra e della sua economia: perché non si può fare della buona finanza se non si è fatto anche della buona economia.