Foto di gruppo per il rione 167 Ovest Sotto il presidente Genesio Sassara

"Ares, il Dio della Guerra, da sempre incita distruzione e battaglie, guerra e crudeltà. Vogliamo dimostrare con il nostro carro la rappresentazione in cui mitologia e purtroppo realtà si fondono". Inizia così Genesio Sassara, presidente del rione 167 Ovest. Campi alti a mare, che con i colori rossoblù sul petto inizia questo carnevale con idee "bellicose", ma che vogliono far fermare a riflettere quello che sta accadendo ormai da troppi mesi nel modo e non solo nei punti nevralgici dei conflitti. "Il nostro carro è per tutti – prosegue – da settembre stiamo lavorando alla grande facendo del nostro meglio per la città e per far vedere il carnevale follonichese a tutto il mondo". E il tema della guerra, per scuotere le coscienze, è quello più adatto in questo momento. "Esatto – aggiunge Sassara – nel passato come nel presente si parla delle guerre in ogni parte del mondo. In questo momento la guerra in Ucraina si sta lasciando alle spalle crudeltà e morti. Ma siamo sicuri davvero che l’uomo vuole darla vinta ad Ares? Siamo sicuri che l’uomo è così cieco da farsi guidare la mano solo per distruggere?". Secondo il presidente del rione 167 Ovest la storia può essere modificata. "Il nostro carro vuole dare un messaggio ben preciso. Noi vogliamo sperare che non sia così, che prevalga sempre la voglia di pace e che possano ritornare armonia e bene". Il carro si presenta con un aspetto cruento, ma purtroppo sempre attuale. "La nostra idea è quella di esaltare però – aggiunge Sassara – la pace che non puo’ essere sconfitta, come ci auguriamo che possa avvenire davvero anche domani o almeno il prima possibile. Crediamo di aver fatto un bel lavoro ma questo sarà il pubblico a decidere. La verità è che abbiamo lavorato tanto".  Ares, dunque, con il suo grido di battaglia che si alzerà alto durante le sfilate sul lungomare della cittadina del Golfo. "Morte, crudeltà, distruzione e battaglie si sono perpetrate nei secoli - aggiunge Sassara - e nulla sembra diverso dal passato e così ancora una volta emerge il grande pericolo dei diritti civili, persi e bistrattati, in una lotta continua tra il male e il bene, dove anche l’ultima speranza si affievolisce di fronte a tanta cattiveria. Ma siamo sicuri di dargliela vinta ad Ares?". Un messaggio di pace che per il rione 167 Ovest è quello più importante.

Cronaca

"Ares, il Dio della Guerra, da sempre incita distruzione e battaglie, guerra e crudeltà. Vogliamo dimostrare con il nostro carro la rappresentazione in cui mitologia e purtroppo realtà si fondono". Inizia così Genesio Sassara, presidente del rione 167 Ovest. Campi alti a mare, che con i colori rossoblù sul petto inizia questo carnevale con idee "bellicose", ma che vogliono far fermare a riflettere quello che sta accadendo ormai da troppi mesi nel modo e non solo nei punti nevralgici dei conflitti. "Il nostro carro è per tutti – prosegue – da settembre stiamo lavorando alla grande facendo del nostro meglio per la città e per far vedere il carnevale follonichese a tutto il mondo". E il tema della guerra, per scuotere le coscienze, è quello più adatto in questo momento. "Esatto – aggiunge Sassara – nel passato come nel presente si parla delle guerre in ogni parte del mondo. In questo momento la guerra in Ucraina si sta lasciando alle spalle crudeltà e morti. Ma siamo sicuri davvero che l’uomo vuole darla vinta ad Ares? Siamo sicuri che l’uomo è così cieco da farsi guidare la mano solo per distruggere?". Secondo il presidente del rione 167 Ovest la storia può essere modificata. "Il nostro carro vuole dare un messaggio ben preciso. Noi vogliamo sperare che non sia così, che prevalga sempre la voglia di pace e che possano ritornare armonia e bene". Il carro si presenta con un aspetto cruento, ma purtroppo sempre attuale. "La nostra idea è quella di esaltare però – aggiunge Sassara – la pace che non puo’ essere sconfitta, come ci auguriamo che possa avvenire davvero anche domani o almeno il prima possibile. Crediamo di aver fatto un bel lavoro ma questo sarà il pubblico a decidere. La verità è che abbiamo lavorato tanto". 
Ares, dunque, con il suo grido di battaglia che si alzerà alto durante le sfilate sul lungomare della cittadina del Golfo. "Morte, crudeltà, distruzione e battaglie si sono perpetrate nei secoli - aggiunge Sassara - e nulla sembra diverso dal passato e così ancora una volta emerge il grande pericolo dei diritti civili, persi e bistrattati, in una lotta continua tra il male e il bene, dove anche l’ultima speranza si affievolisce di fronte a tanta cattiveria. Ma siamo sicuri di dargliela vinta ad Ares?". Un messaggio di pace che per il rione 167 Ovest è quello più importante.

La guerra secondo il 167 Ovest  "Un carro per sperare nella pace"    

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Per i rossoblù sfilerà "Ares", un allestimento che fa riflettere su tutti conflitti che flagellano il pianeta. Il presidente Sassara: "Il nostro è un messaggio preciso. E lo facciamo per tutti i popoli del mondo"

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