"La Bolkestein resta un incubo per i balneari"

Fabrizio Rossi polemico "I bandi facciamoli solo per le aree ancora libere"

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"Finisce un’altra estate, come sarà il prossimo anno con la spada di Damocle sulla testa del settore dei balneari?"

E’ la domanda che pone Fabrizio Rossi, candidato per il centrodestra alla Camera nel collegio uninominale Grosseto-Siena- "Fratelli d’Italia – dice Rossi – ha sostenuto da subito la necessità di stralciare la Direttiva Bolkestein, applicata alle concessioni balneari, dal Ddl Concorrenza. Si tratta del tentativo di espropriare migliaia di imprenditori balneari italiani, di quello che hanno costruito in decine anni di lavoro, in favore delle grandi multinazionali estere. Una vera e propria messa all’asta, inaccettabile e svilente, da parte dell’Unione europea su beni demaniali nazionali".

"I nostri parlamentari – dice ancora Rossi – hanno battagliato in Camera e Senato con ordini del giorno, atti parlamentari, come ad esempio la presentazione di una proposta di legge sul ricorso per conflitto di attribuzione. Non da meno sono stati i nostri consiglieri regionali che puntualmente si sono battuti per difendere tutto il comparto turistico e quello relativo ai balneari. È chiaramente un dato oggettivo che non vi sia scarsità del bene, perché in Italia esistono migliaia di chilometri di coste non assegnate in concessione. Quindi, la Direttiva si potrebbe applicare ad esempio solamente sulle nuove concessioni balneari, salvaguardando quelle in essere, le quali molto spesso aiutano e sono di prezioso supporto anche nella salvaguardia del territorio e dell’ambiente".