Incendio distrugge la cappelleria Cinali

Il rogo è scoppiato nella mattinata di ieri sotto i portici di piazza Dante. Le fiamme sono partite da una stufetta. Tutto è andato distrutto

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di Alberto Celata

In un attimo è andato in fumo il lavoro di una vita e con lui un negozio che ha fatto la storia del centro storico di Grosseto. Intorno alle 11.30 di ieri, sotto i portici di piazza Dante, è bruciato il negozio di cappelli di Franco Francioli, la "Cappelleria Cinali". Un negozio storico che da anni fa parte dell’"arredo" di piazza Dante. Un ’incendio partito da una stufetta, che ha distrutto completamente il negozio di Francioli, e che fortunatamente non si è propagato agli altri esercizi commerciali che si trovano sotto i portici. Tra questi da una parte un negozio che vende tra l’altro anche i "botti" per l’ultimo dell’anno e dall’altra una libreria. "E’ stato un attimo e tutto è andato in fumo – ci racconta Francioli, frastornato, quasi sotto choc per quello che gli è accaduto –. Io da qualche tempo soffro di diabete e ho freddo ai piedi – ha proseguito – e quindi in questi giorni d’inverno quando sono in negozio mi scaldo con questa stufetta. Non so cosa sia successo, ma, evidentemente, la fiammella della stufa ha preso qualche carta, mi sono girato e le fiamme avevano giò preso un mobile che si trovava alle mie spalle. A quel punto sono uscito e ho avvertitoi vigili del fuoco". Mentre ci parla Francioli guarda attonito quel che resta del suo negozio. "Sono già in pensione e pensavo di proseguire la mia attività ancora per un paio d’anni, ma a questo punto – afferma affranto – credo che non riaprirò più il mio negozio". Il fumo ha invaso tutti i negozi dei portici e anche le abitazioni ai piani superiori. I Vigili con la scala sono entrati al loro interno per verificare se ci fossero state conseguenze. Accanto al negozio di Francioli c’è anche la libreria Palomar, che non ha avuto danni: al suo interno c’era il gattino dei titolari, restituito loro dai vigili del fuoco. "Ho avuto difficoltà a fare uscire mia moglia incinta e la mia bambina da casa perché i tavoli dei locali ostruiscono l’ingresso alle abitazioni" afferma un cittadino arrabbiato. Le travi del negozio sono a rischio per questo è attualmente inagibile.