Il ripristino dei fondali è riuscito

I risultati ottenuti sono andati oltre le più rosee aspettative

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Gli interventi, ancora in corso, fino ad oggi attuati sull’isola per il ripristino dei fondali di punta Gabbianara dopo il naufragio della Concordia hanno avuto un successo superiore alle attese. È quanto emerge dalla relazione finale dell’Osservatorio di monitoraggio ‘Concordia’ sui lavori di ripristino dei fondali, presentata ieri pomeriggio al Giglio in occasione del decennale della tragedia. A tre anni dall’inizio delle attività, si legge, nel 2021 sono stati trapiantati 1500 metri quadri di posidonia e un totale di 353 gorgonie. Il graduale ripristino degli habitat ha portato a una nuova colonizzazione di pesci, che hanno tra l’altro beneficiato dell’interdizione alle attività di pesca per tutta la durata del progetto. "Le attività di monitoraggio e di ripristino delle condizioni dei fondali – si legge – sono state indicate dal ministero dell’Ambiente attraverso le prescrizioni che la Conferenza di servizi, appositamente convocata, ha stabilito subito dopo il naufragio. Al fine di monitorare il corretto svolgimento dei lavori è stato nominato un osservatorio, presieduto da Maria Sargentini, con all’interno rappresentanti di organismi scientifici, come Ispra e Arpat".