"Il progetto è stato insufficiente, ora si apra una nuova fase"

"Il Partito Democratico in provincia di Grosseto ha confermando un trend "a macchia di Leopardo" già delineato da tempo, in cui solo sul capoluogo il centrodestra gioca un ruolo da protagonista, anche se il Pd rimane il primo partito della città". Inizia così il commento di Giacomo Termine, segretario provinciale del Pd. "Da tenere di conto deve essere anche il dato dell’affluenza – aggiunge – Grosseto città è passata dal 67,47% del 2016 al 59,29%, registrando contestualmente un aumento dei consensi di Vivarelli Colonna di 4.458 voti. In un contesto simile senza ombra di dubbio deve essere ringraziato Leonardo Culicchi per come si è speso con volontà e tenacia ed il segretario Baricci che è riuscito a tenere in piedi il partito in un momento molto difficile. Senza abbattersi dobbiamo capire quali sono stati i nostri sbagli. La città di Grosseto ha ritenuto il progetto ’Partecipa!’ non sufficiente, partiamo da questo dato. Rispetto al voto del 2016 la coalizione di centrosinistra ha perso 2.911 voti e rispetto al dato politico delle regionali 4.423 voti". Termine aggiunge: "I numeri parlano in maniera oggettiva e ci riportano alla realtà: prima di mobilitarsi per votarci molti cittadini, che non si riconoscono in Vivarelli Colonna, hanno deciso di rimanere a casa, di non votare. Questa è la dimostrazione più importante di come Partecipa! non abbia interpretato i sentimenti di una parte della città che non vuole il centrodestra. Solamente il Partito Democratico - chiude Termine – costruendo una fase nuova, può tenere l’attuale coalizione e recuperare lo spazio politico sulla parte civica moderata e quella di sinistra, aggregando anche tutte le forze politiche ad oggi fuori dalla coalizione. Il tutto però deve avere un principio cardine di riferimento: costruire un insediamento nella città e coltivare il rapporto con le varie associazioni di categoria eo sindacati, sempre nel rispetto delle proprie autonomie".