Il Mercatino dei Ragazzi fa centro: oltre 700 bambini in piazza per solidarietà

Il ricavato andrà all'ospedale di Grosseto per l'acquisto di un sequenziatore per la ricerca delle alterazioni molecolari

Grosseto, mercatino dei ragazzi

Grosseto, mercatino dei ragazzi

Grosseto, 7 ottobre 2019 - Il Mercatino dei Ragazzi fa centro. Ieri sono scesi in piazza Esperanto e nelle zone limitrofe circa 700 bambini, uniti da un unico grande obiettivo, raccogliere i fondi per contribuire alla missione del Comitato per la Vita. «E’ un’edizione particolare per noi - spiega Oreste Menchetti, presidente del Comitato per la vita - è infatti il mio primo mercatino da presidente, e la nostra prima volta senza Enrica Tognazzi, abbiamo incontrato diverse problematiche, ma alla fine siamo riusciti a realizzare un ottimo evento». L’organizzazione di un evento così partecipato, porta con sé molto spesso diversi problemi logistici, e non sempre le leggi alleggeriscono il carico burocratico. «La nuova normativa sulla privacy - prosegue Oreste Menchetti- ci ha messo inizialmente in allarme, temevamo che l’eccessiva richiesta di precauzioni, portasse una significativa riduzione nella partecipazione dei ragazzi, trattandosi di minori, la legge prevede la firma congiunta di entrambi i genitori all’interno della liberatoria, e le dinamiche familiari attuali molto spesso delicate, ci avevano fatto riflettere, sperando che tali norme non suscitassero effetti dissuasivi». La città di Grosseto ha risposto alla chiamata, come ogni anno, unendosi al comitato per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Ogni anno i fondi raccolti dal mercatino dei ragazzi sono infatti predestinati all’acquisto di uno specifico macchinario per l’ospedale di Grosseto, e in questa occasione l’associazione si è impegnata a donare al Misericordia, un sequenziatore Ngs Ion Torrent, funzionale alla ricerca di alterazioni molecolari all’interno di cellulare tumorali. «Tale macchinario- spiega Oreste -andrà ad implementare le funzionalità di un apparecchio già presente, permettendo ai dottori di creare delle terapie target, adatte alle singole malattie diagnosticate».