Il Comune contro l'abbandono dei rifiuti: multe da 3 a 26mila euro

Il sindaco Vivarelli Colonna: “Tolleranza zero contra chi sbaglia”

Continua l'abbandono selvaggio di rifiuti a Grosseto

Continua l'abbandono selvaggio di rifiuti a Grosseto

Grosseto, 22 giugno 2018 - Controllo puntuale e repressione dura contro chi abbandona i rifiuti. Questo l'impegno del Comune nel lanciare una campagna di sensibilizzazione a ridosso del periodo estivo, notoriamente caratterizzato da un incremento significativo della produzione della nettezza urbana. “Combattiamo comportamenti che non possiamo più tollerare – commenta Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto -. Non è più tollerabile soprattutto che la maleducazione di pochi finisca per avere ricadute pesanti sul costo totale del servizio per l'intera comunità. Ci impegneremo con una serie di azioni per prevenire e per contrastare: tolleranza zero contro chi abbandona”. Chi verrà colto in flagranza di reato sarà punito con sanzioni pecuniarie fino a 3mila euro. In caso di rifiuti pericolosi, la somma arriva a 6mila euro. Per le attività commerciali e professionali, oltre alla multa in denaro fino 26mila euro, c'è la denuncia penale per abbandono rifiuti. “Gli agenti della Polizia municipale monitoreranno il territorio anche in borghese – spiega Fausto Turbanti, assessore alla Polizia municipale - e a anche grazie ad un nuovo strumento: una telecamera mobile, dotata di un potente zoom e vista notturna, da installare sul tetto o all'interno della auto civetta che permetterà di scovare chi viola la legge”. Si ricorda, a tal proposito, che il gestore Sei Toscana offre un servizio gratuito di ritiro degli ingombranti su prenotazione e permette il conferimento diretto, sempre gratuito, all'isola ecologica in via Zaffiro a Grosseto. “L'abbandono di sostanze pericolose è un danno plurimo – spiega Simona Petrucci, assessore all'Ambiente -: da una parte economico, dovuto dal mancato recupero di elementi preziosi di cui il rifiuto è costituito, e dall'altro ambientale dato che sostanze particolari potrebbero infiltrarsi nel terreno fino a inquinare le falde acquifere”.